«Il Jova Beach party approda in Calabria e già si annunciano problemi per i fragili ecosistemi costieri della regione». Lo sostiene Italia nostra in una nota a firma del presidente nazionale Mariarita Signorini e del consigliere nazionale Teresa Liguori.
«A Praia a Mare, l’area interessata dall’evento - aggiunge l'associazione ambientalista - è quella che riveste il maggior pregio naturalistico e paesaggistico. E’ stata prevista infatti l'occupazione di una superficie di 74 mila metri quadri e forse più, proprio di fronte all’Isola di Dino, dunque al confine con due Zone speciali di conservazione, quella dei fondali dell’Isola di Dino e della stessa Isola di Dino, caratterizzata da habitat protetti, specie animali e luogo di nidificazione per uccelli marini. Per l’evento é prevista un’apposita procedura per verificare eventuali incidenze negative sull'area protetta.
Ci auguriamo che i funzionari del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria valutino attentamente gli impatti dell’evento: di certo la tutela dell’ambiente, degli habitat e delle specie protette rivestono un preminente interesse pubblico, certo non inferiore rispetto all’interesse economico connesso alla tournée estiva della pop star italiana».
«Abbiamo appreso - affermano ancora Mariarita Signorini e Teresa Liguori - che l’impatto ambientale verrà ridotto al minimo e che l’evento è stato realizzato in collaborazione con il Wwf, ma restano le preoccupazioni dopo la morte del pulcino di Frantino a Rimini. Anche la cancellazione del concerto di Lavagna per erosione della costa avrebbe dovuto ricordare agli amministratori e ai cittadini la fragilità della costa ligure, esposta agli effetti dell’innalzamento del livello dei mari. Un monito costantemente ignorato da politici e imprenditori,
ostaggio di pianificazioni a brevissimo termine».
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