Fondi per i calabresi che vivono all'estero. Il progetto è stato presentato ieri dal presidente della Regione, Mario Oliverio, che ha aperto i lavori affiancato dal consigliere regionale delegato al settore, Orlandino Greco, e da Antonio Galati vicepresidente della Consulta (presenti anche la dirigente Gina Aquino e la segretaria della Consulta Anna Barcellini). Oliverio ha esposto ai rappresentanti dei Paesi che ospitano le associazioni e le comunità calabresi il piano degli interventi e le priorità perseguite dal governo regionale, con il riparto delle risorse finanziarie a favore delle associazioni e federazioni dei calabresi nel mondo, che per il 2019 ammontano a 300mila euro. Saranno finanziati solo progetti che potranno assumere un valore strategico e virtualmente propulsivo, evitando la dispersione in mille rivoli e la polverizzazione dei fondi. «Basta con l’atteggiamento di questuanti delle associazioni, sì alla proposizione di grandi progetti di marketing utili ai corregionali», ha detto Oliverio. Una modalità nuova, avviata quest’anno per i nove progetti ammessi al contributo, e che varrà anche l’anno prossimo. Le associazioni potranno anche candidare un progetto culturale o di marketing territoriale più ambizioso da svolgere in una città estera. Tra le nuove forme del network “Calabresi nel mondo” nel contesto di una società globale, in cantiere gli accordi di cooperazione per la realizzazione di progetti con le Camere di Commercio. La Consulta è composta da 52 membri: cittadini calabresi o giovani discendenti residenti all’estero provenienti da Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Australia, Argentina, Colombia, Brasile, Uruguay, Canada e Stati Uniti. Tante le storie e le testimonianze dei "consultori" espressione di una Calabria planetaria dove restano ancora forti il legame e l'orgoglio delle origini, uniti alla curiosità e al desiderio di informazione che induce questi corregionali e i loro figli a seguire con meticolosa attenzione le vicende italiane sulle pagine della Gazzetta del Sud on line e sul sito www.gazzettadelsud.it. Ecco le loro storie: Olga, nata in Argentina ma legata all'Italia: "Mio figlio è nipote della Calabria" La professoressa, "Così ho fondato in Canada l'associazione calabresi nel mondo" Carmine, tra medici e avvocati che hanno fatto fortuna in Brasile Tommaso: "Insegno in Francia l'Italiano, per non perdere le nostre origini" Teresina, avvocato a Caracas aiuta i suoi amici calabresi Calabria-Uruguay senza ritorno per Nicolas Nocito Da Morano Calabro alla Colombia, Alessandra ora fa l'architetto