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La sanità territoriale ferma al palo. Ma Calabria non più ultima sui Lea

Gimbe segnala ritardi su Case e ospedali di comunità: così la riforma dei medici di base diventa “vana”. Migliorano le coperture vaccinali e ciò consente a questa regione di “sorpassare” Sicilia e Valle d’Aosta

Ombre e luci sulla sanità calabrese. Le prime riguardano la riforma dell’assistenza territoriale. A confermarlo - non è la prima volta - è uno studio di Fondazione Gimbe sullo status di avanzamento del Pnrr Missione Salute al primo trimestre 2025 che si concentra sui dati relativi a Case e Ospedali di comunità, Centrali operative territoriali e fascicolo sanitario elettronico. In Calabria, secondo quanto emerge dal report di Gimbe, sono 7 su 8 i servizi dichiarati attivi per l'assistenza domiciliare integrata in tutti i distretti della regione mentre le Case della comunità sono 63 quelle programmate di cui, secondo gli ultimi dati disponibili, una (1,6%) con almeno un servizio dichiarato attivo, una con tutti i servizi obbligatori dichiarati attivi ma senza presenza medica e infermieristica (1,6%) e nessuna con presenza medica e infermieristica.
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