“Il futuro si costruisce qui”. È la sfida condivisa che ruota intorno al Ponte, con l’impegno ribadito dai vertici della società “Stretto di Messina” che sia sempre il 2032 l’anno in cui la grande opera vedrà la luce. Restituisce tutte le risposte che si era promesso il convegno promosso all’Università Mediterranea dai distretti Rotary 2102 “Calabria” e 2110 “Sicilia e Malta”. Un percorso di approfondimento tecnico ma anche di forte stimolo a riportare la questione nei termini corretti, restituendo la giusta immagine ai rispettivi territori e alle tante persone perbene che li popolano.
In apertura dei lavori, i saluti dei rispettivi governatori Rotary, Francesco Petrolo e Goffredo Vaccaro, che siedono al tavolo della presidenza; di Vincenzo Nociti per conto dei presidenti reggini; di Antonio Albanese, presidente del Rotary club “Stretto di Messina”; dell’ingegnere Domenico Sapia, in rappresentanza degli Ordini degli architetti e degli ingegneri. «Siamo orgogliosi di ospitare in questa Università un momento così importante», sottolinea il rettore Giuseppe Zimbalatti, mentre via video il governatore Roberto Occhiuto ribadisce il grande intessere della Regione per questa opera straordinaria: «La Calabria e la Sicilia saranno sotto i riflettori del mondo».
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