Regionali in Calabria, l’affluenza resta bassa. Oggi seggi ancora aperti fino alle 15
L’affluenza al voto in Calabria si mantiene su livelli bassi. Fino alle 23 di ieri sera ha votato il 29,01 per cento degli aventi diritto, addirittura in diminuzione rispetto al modesto 30,87 cento registrato nel 2021 e sempre prendendo in considerazione la prima giornata di apertura dei seggi. Il tasso di partecipazione “più alto” si è registrato in provincia di Reggio Calabria con il 32,24 per cento, a seguire quelle di Catanzaro e Crotone, rispettivamente con il 31,92 e il 28,80 per cento, poi Vibo Valentia con il 26,67 per cento. A chiudere Cosenza con appena il 26,21 per cento. C’è comunque ancora margine per migliorare il dato perché i seggi resteranno aperti fino alle 15 di oggi. Quattro anni fa l’affluenza finale si attestò al 44,37 per cento. I numeri, dunque, almeno per il momento non fanno registrare quell’inversione di tendenza auspicata da più parti. Un segnale preoccupante, l’ennesimo, in direzione della disaffezione nei confronti della politica e delle istituzioni. Certo, nella valutazione dei numeri si deve pure tenere conto di altre specificità tutte calabresi. Tra il Pollino e lo Stretto ci sono 1.888.368 aventi diritto, paradossalmente più dei residenti in Regione - 1.855.454 (dall’ultimo censimento del 2021) -, perché al loro interno si contano anche 367.000 calabresi residenti all’estero e iscritti all’Aire, e dunque aventi diritto (di questi non vota praticamente nessuno, perché per le Regionali non c’è voto per corrispondenza). Per di più in Calabria ci sono circa 250/300 mila persone (tra studenti e lavoratori) che sono domiciliate fuori, ma che mantengono comunque la residenza in questa regione. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale