Centrodestra compatto a Lamezia: sul palco arrivano i leader. Occhiuto: "Dobbiamo stravincere"
Corso Numistrano di Lamezia è cornice della convention del centrodestra, pronto a lanciare la volata a Roberto Occhiuto in vista della competizione elettorale del 5 e 6 ottobre. Tanta gente qui in attesa in un martedì di autunno dal sapore d’estate (ci sono 27 gradi). Tutti i leader del centrodestra oggi a Lamezia Terme per sostenere la candidatura di Roberto Occhiuto alla presidenza della Regione Calabria. Ad aprire la manifestazione la presidente di Fratelli d’Italia e presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Con lei interverranno il segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani, il leader della Lega Matteo Salvini, il presidente dell’Udc Antonio De Poli, il presidente di Noi con l’Italia Maurizio Lupi e l’ex deputata Laura Castelli per Sud chiama Nord.
Giorgia Meloni: "Lavoreremo per vincere così come abbiamo fatto nelle Marche"
"È molto importante per noi - ha detto la premier Meloni - tornare in mezzo alla gente a raccogliere entusiasmo per continuare a lavorare sodo. Grazie a Occhiuto per averci voluto qui, ci ha chiamato con anticipo però - ha sottolineato riferendosi alla scelta di dimettersi dell'ex governatore della Calabria - ed è una scelta che condivido. Nel nostro Dna sono i cittadini a dover dire se dobbiamo andare a casa o meno. Questa è la nostra idea di democrazia. C'è tanto orgoglio per il suo lavoro, sul solco di quello di un’altra grande persona che è stata Jole Santelli. Lavoreremo per vincere qui così come abbiamo fatto nelle Marche".
"Il campo largo - ha detto ancora la Meloni - è un’alleanza innaturale. C’è stato anche uno sciacallaggio riguardo a temi come la guerra, ma i cittadini non sono stupidi, non votano il Pd dietro la promessa di avere uno Stato in Palestina". Non sono mancati passaggi di critica verso le opposizioni, in particolare contro il cosiddetto “campo largo”: “È un’alleanza innaturale. C’è stato anche uno sciacallaggio riguardo a temi come la guerra, ma i cittadini non sono stupidi, non votano il Pd dietro la promessa di avere uno Stato in Palestina. Penso che questa Nazione ha l’occasione di non dimostrare che l’Italia è cambiata non è più supina, ma è seria e credibile agli occhi internazionali. Mi piacerebbe che la pace fosse votata anche dall’opposizione. La pace si ottiene lavorando seriamente ai tavoli giusti e non scioperando come propongono Landini o l’Usb”.
"Sulla stampa estera - ha continuato Meloni - parlano di “Miracolo italiano” e qualcuno già parlava qui di aver un governo tecnico... Dopo il reddito di cittadinanza vi hanno proposto il reddito di ”regionalanza”, ma noi invece vi vediamo un popolo con dignità che deve ricevere rispetto". "C’è ancora tanto lavoro da fare - ha aggiunto - in un territorio come questo, ed è un lavoro che abbiamo iniziato e che vogliamo portare al termine. L'obiettivo di Occhiuto in Calabria è guardare allo sviluppo a medio e lungo termine: negli ultimi 4 anni la narrazione della Calabria è cambiata grazie alla coalizione di centrodestra. La percezione di questa terra sta cambiando".
Antonio Tajani: "Occhiuto ha trasformato la Calabria"
"Il voto riporterà Occhiuto alla presidenza: vinceremo 2-0 in Calabria, il primo tempo lo abbiamo vinto ieri 1-0 nelle Marche" ha esordito con ottimismo Antonio Tajani sul palco di corso Numistrano. Poi un'esortazione: "Votate Occhiuto perché ha trasformato la Calabria. Ha avuto sempre la capacità di dialogare il governo nazionale. Grazie a lui ci sono stati grandi riflettori, mai accesi fino ad oggi su questa regione. Ha organizzato il G7 a Reggio e Gioia Tauro. Da quei giorni la Calabria è una regione europea".
Poi un elogio al Sud Italia e uno sguardo sulla situazione internazionale: "Senza i grandi lavoratori partiti dal Sud non ci sarebbe stato neanche il grande Nord industriale. Prima di salire sul palco ho chiesto al Ministro degli Esteri israeliano di non usare violenza contro la Flotilla perché vengono in pace".
Matteo Salvini: "Il Ponte sarà una grande operazione contro la 'ndrangheta"
"Fatevi un applauso che arrivi fino alla piazza… della Schlein" ha esordito il leader del Carroccio. "Il discorso di Roberto mi ha emozionato. In Calabria avverto lo stesso clima delle Marche, dove abbiamo vinto. Sul fronte bellico - ha detto Salvini - speriamo che le prossime ore siano decisive per la pace internazionale. E stiamo tutti attenti al prossimo problema che avremo: quello dell’estremismo islamico e del fanatismo. Abbiamo bloccato gli sbarchi dei clandestini in Italia perché ve lo avevano promesso e la sinistra mi ha mandato a processo. Adesso l’11 dicembre ci sarà la sentenza della Corte di Cassazione e rischio fino a sei anni di carcere: ma difendere i confini non è un reato, semmai un dovere. Abbiamo aperto in Calabria 22 miliardi di lavori pubblici, investimento mai fatto prima.
C’è un’opera fondamentale - ha detto poi Salvini - che la Sinistra sta facendo di tutto per smontare: il Ponte. Che invece è un’occasione di sviluppo, un assist per i giovani. Vi dò la mia parola di onore che faccio e farò di tutto affinché, dopo decenni di chiacchiere, il Ponte sullo Stretto diventi realtà. Arriveranno dalla Germania e dal Giappone a vedere quanto siamo bravi ad aver dato 130mila posti di lavoro. Il Ponte sarà una grande operazione contro la ‘ndrangheta, il 2025 sarà l’anno dell’apertura dei cantieri e non ci fermeranno".
"Se nelle Marche - ha continuato Salvini - abbiamo visto con 8 punti di vantaggio, lunedì sera stravinceremo le elezioni regionali".
Roberto Occhiuto: "Mi piacerebbe che noi non ci limitassimo a vincere, ma a stravincere"
"I leader del centrodestra sono al mio fianco, tutti quelli che mi hanno fatto lavorare con forza e determinazione, oggi abbiamo il loro sostegno. Ve la ricordate la Calabria 4 anni fa? Oggi invece si parla bene della Calabria. La spazzatura nelle nostra città arrivava fino ai primi piani dei palazzi, oggi il problema non esiste perché abbiamo un piano di smaltimento. Ricordo le proteste degli operai forestali che salivano sui tetti e minacciavano di buttarsi. Oggi no, anche a grazie scelte popolari, ne siamo usciti. Abbiamo riformato molti ambiti della Calabria, stabilizzando tanti dei precari che abbiamo ereditato, ce n’erano 10mila. Abbiamo creato occupazione". Queste le prime parole di Roberto Occhiuto dal palco di corso Numistrano.
"Io governo questa Regione - ha continuato Occhiuto - e la amo perché ce l’ho nel cuore. Ecco perché ne parlo bene".
E ancora sui risultati ottenuti: "Anche il sistema degli aeroporti è migliorato. Quest’anno siamo arrivati al record storico di passeggeri negli scali calabresi e stiamo migliorando le infrastrutture. E la 106, la strada della morte? I governi avevano investito al massimo 1 miliardo, in 2 anni questo governo ne ha investiti 3 e tra qualche settimana inizieranno i lavori".
"Stiamo facendo una campagna elettorale onesta - ha detto ancora l'ex Governatore - senza parlare male della Calabria e lo faccio girando per le 5 province della Calabria" ha evidenziato.
Poi qualche frecciatina al principale avversario Pasquale Tridico: "Loro girano per gli ospedali con Conte che è stato il presidente del Consiglio che ha nominato i commissari prima di me. Io ho investito nella sanità, gli altri no e grazie ai medici cubani non sono stati chiusi tanti ospedali. Tra qualche settimana usciremo solo dal commissariamento e faremo la più grande riforma del sistema sanitario. Faremo tanto, a differenza di chi gira per gli ospedali senza fare proposte e speculando sulle sofferenze delle persone".
"Loro - ha aggiunto - propongono il reddito di dignità che non si può fare e inganna gli elettori, noi proponiamo il reddito di merito che è più credibile perché riguarda una platea più ristretta ma più decisiva: gli studenti universitari che tendono a migrare. Gli diamo un incentivo se si iscrivono nelle università calabresi e mantengono la media del 27: ricevono 500 euro al mese".
"Mi sono dimesso - ha spiegato Occhiuto - perché altrimenti avrei condannato la Calabria a un anno dell’immobilismo. Decideranno i calabresi chi lo governerà anche se questa scelta ha fatto arrabbiare l’opposizione. Mi piacerebbe che noi non ci limitassimo a vincere ma a stravincere".
Maurizio Lupi: "Bisogna continuare con il buon governo della Calabria"
"La politica è unico strumento per fare risposte ai cittadini - ha detto l'ex ministro Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati - Un abbraccio alle Marche che hanno fatto vincere il centro destra. Un messaggio diretto alla Schlein, a Conte, Bonelli, Fratoianni e Renzi. Oggi siamo qui in Calabria e c’è da sostenere questa coalizione. La cosa più importante che abbiamo da fare è continuare nel buon Governo. Il campo largo qui ha candidato un presidente che ha sdoganato il reddito di cittadinanza che toglie la dignità e attraverso l’assistenzialismo non garantisce il lavoro: il lavoro lo danno le imprese, non lo Stato. La riforma sulla Giustizia è necessaria: saranno i cittadini italiani con il loro voto che la cambieranno attraverso il referendum. Una giustizia più giusta e non influenzata dalle correnti o dalla discrezionalità dei giudici" ha concluso Lupi.
Laura Castelli - Sud chiama Nord
“Onorata di essere qui, grazie per il coraggio di stare in una Calabria che corre. In Parlamento ogni volta che c’era un decreto, Occhiuto chiedeva come migliorarlo per migliorare le Calabria. Solo questo è un buon modo di fare politica. Occhiuto lo sosteniamo come Sud chiama Nord perché lo merita. Lavoriamo in silenzio per risolvere i problemi della gente, ispirati da un politico come Cateno De Luca. Questa elezione farà da ponte per mettere insieme Messina e Reggio Calabria. La Calabria ha tanto potenziale e se ne accorgeranno. Grazie alla Meloni: nessun maschilismo potrà fermarti”. A dirlo è Laura Castelli di Sud chiama Nord.
Antonio De Poli (segretario nazionale UDC)
Il programma di Occhiuto è fatto di cose concrete: ha preso in mano una sanità commissariata e dopo dieci anni sono in regola. Più di 5000 medici inseriti, 52milq posti di lavoro. Questo presidente fa i fatti. L’Udc sarà al suo fianco. Il futuro in Calabria parla centrodestra, parla Roberto Occhiuto
Mario Murone, sindaco di Lamezia
“Benvenute autorità, oggi per noi non è solo un appuntamento politico. Dal numero delle persone presenti la nostra città è al centro dell’attenzione regionale e nazionale. Il centrosinistra pensava di conquistare Lamezia per poi prendersi la Regione ma invece no. E ci riaffermeremo anche in queste elezioni. C’è un filotto tra Lamezia, Regione e Governo e lo vedremo oggi. Noi abbiamo dato risultati concreti”. Oggi avremo davanti il futuro presidente della Regione e Lamezia sarà protagonista del futuro della Calabria. Sogno una Lamezia città-Regione. Il Claik di oggi è “Adesso Lamezia, adesso Occhiuto presidente”.