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Così Corrado Alvaro accende lo scontro politico in Calabria: botta e risposta tra Tridico e Staropoli

La candidata di Occhiuto: “San Luca ha pudore e dignità. Avremmo voluto sentire la sua voce quando la Fondazione Alvaro fu sciolta. Allora silenzio, oggi invece polemiche”

La valorizzazione dei grandi scrittori calabresi diventa terreno di scontro politico e culturale. Pasquale Tridico, già presidente dell’INPS e oggi in campo politico, ha accusato il governatore Roberto Occhiuto di aver “scoperto” Corrado Alvaro solo dopo una sua recente visita a San Luca.

Tridico ha ricordato anche Saverio Strati, “uno degli scrittori più importanti del Novecento calabrese”, lamentando che non sia ancora inserito nei programmi scolastici nazionali. Durissima la replica della scrittrice Giusy Staropoli Calafati, che rivendica un impegno pluriennale a favore della letteratura calabrese.

“Il riconoscimento di Alvaro nelle linee guida ministeriali – ha scritto – nasce da un mio lavoro avviato anni fa, trasformato in progetto e sostenuto da personalità della cultura. Occhiuto ha dato la forza istituzionale necessaria per raggiungere questo risultato”.

Staropoli ricorda inoltre le iniziative dedicate a Saverio Strati, dal finanziamento regionale di 500 mila euro per il centenario alla sua stessa attività di ricerca e divulgazione. E accusa Tridico di strumentalizzare le visite nei luoghi simbolo: “San Luca ha pudore e dignità. Avremmo voluto sentire la sua voce quando la Fondazione Alvaro fu sciolta. Allora silenzio, oggi invece polemiche”.

Il dibattito, tra rivendicazioni e accuse incrociate, porta in primo piano un tema cruciale: il bisogno di restituire centralità agli scrittori calabresi, da Alvaro a Strati, come parte integrante dell’identità e della memoria collettiva della regione.

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