Calabria

Mercoledì 17 Settembre 2025

Conte-Tridico a Vibo per la volata progressista. Il leader M5s: “Occhiuto invoca il voto contro la magistratura”. Il candidato: “Il Ponte? Salvini non andrà avanti”

Una giornata intensa nel Vibonese per Giuseppe Conte e Pasquale Tridico. Il presidente del M55 e il candidato pentastellato alla presidenza della Regione per il campo progressista hanno visitato stamattina l’ospedale di Soriano, mentre nel pomeriggio tappa a Mileto e in serata a Vibo. Dopo una breve pausa condita da un aperitivo su Corso Vittorio Emanuele III, Conte (Tridico nel frattempo ha partecipato ad un incontro organizzato dalla Cgil) è poi arrivato in piazza Martiri d’Ungheria accompagnato dai parlamentari Anna Laura Orrico, Vittoria Baldino e Riccardo Tucci. “Occhiuto ha costretto l’intera regione ad andare al voto, di fatto, contro la magistratura - ha sottolineato Conte - e farsi certificare un mandato quando è ancora in corso l’inchiesta giudiziaria. Sapete qual è il segreto per vincere - ha chiosato - rivolgendosi ai presenti? La partecipazione. Scardinare questo sistema clientelare attraverso un voto libero”. Dal canto suo Tridico ha insistito sui temi cardine della sua campagna elettorale: sanità, infrastrutture, lotta allo spopolamento e alla povertà e sviluppo industriale. “La nostra visione è chiara. Non vogliamo essere più trattati come una terra di Serie B. Ai calabresi dobbiamo dare servizi e collegamenti nei trasporti. Abbiamo in programma di creare quattro poli tecnologici a Corigliano Rossano, Crotone, qui a Vibo e nel Reggino. Tutti, ma proprio tutti ci chiedono quando visitiamo gli ospedali di migliorare questa sanità depauperata di servizi e di case di comunità”. Poi l’affondo sul ponte sullo Stretto di Messina: “Non è la nostra priorità, non permetteremo a Salvini di andare avanti. Servono collegamenti tra le aree interne, serve federare il Sud e lo faremo con Calabria, Campania e Puglia insieme a Fico e Decaro”. Infine, il reddito di dignità: “Non una misura assistenzialistica, ma uno strumento per dare la possibilità a persone che magari perdono il lavoro a 50 anni. Le Regioni hanno boicottato il reddito di cittadinanza quando lo lanciammo a livello nazionale, stavolta sarà diverso. Prenderemo esempio dai casi più virtuosi come Bacoli in Campania dove molti percettori del reddito sono stati poi chiamati a lavori di recupero e valorizzazione delle bellezze e dei tesori culturali del territorio”.

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