
L’ottovolante della politica: non solo sondaggi e livelli di gradimento, ma anche promesse mantenute e obiettivi falliti. Non fa differenza la legislatura appena conclusa, che nell’alfabeto del “fatto e non-fatto” ha tanto da raccontare: in 21 punti, i flash di 4 anni.
A come “aeroporti”
Il boom generato da nuovi voli e dal rapporto privilegiato con Ryanair è certamente un risultato raggiunto da Regione e Sacal. Numeri record per la Calabria con 3,6 milioni di passeggeri nel 2024 e una crescita del +35% nel 2025. Ma il sistema può reggere a lungo?
B come “bonifiche”
È di dicembre 2023 la legge, votata in Consiglio regionale, che dai disciolti 11 Consorzi crea il nuovo Consorzio unico di bonifica della Calabria. Una “rivoluzione” fortemente voluta dal centrodestra da giudicare sul lungo periodo.
C come “Cuba”
L’idea dei medici cubani è di Occhiuto. E senza dubbio ha salvato la sanità calabrese dal disastro. Qualche recente defezione ha riacceso le polemiche: per il centrosinistra «l’illusione dei medici cubani è l’ennesima toppa su un sistema allo stremo».
D come “droni”
Il centrodestra parla di “modello Calabria”, riferendosi ai droni per la lotta agli incendi estivi. In tanti, effettivamente, sono stati beccati ma di certo non basta per stoppare un fenomeno che pone la nostra regione fra le più colpite. È vero, il piano regionale va ben oltre i droni, ma il centrosinistra non ha dubbi: «La “rivoluzione” è smentita dai dati Ispra».
E come “energia”
Una, Arec, si occuperà di energia; l’altra, ReDigit, del sistema informativo integrato regionale. Sono le due società create con voto di fine marzo dal Consiglio regionale. Volute dal centrodestra, compiono ora i primi passi.
F come “formazione”
Scuola, Università, percorsi professionali: il futuro passa da una marcia in più su questo fronte. E non bastano gli slogan.
G come “Governo”
Inevitabilmente i percorsi della Regione passano anche dalle scelte del Governo nazionale. Occhiuto ha spesso fatto valere il suo peso nel centrodestra, non tirandosi indietro nei momenti di frizione (leggasi autonomia differenziata).
H come “hotel”
L’iniziativa privata è stata in qualche caso supportata dalla politica (leggasi gli avvisi pubblici per il sostegno all’adeguamento e al potenziamento delle strutture ricettive). I numeri però dicono ancora che c’è tanto da fare perché il turismo esprima appieno le proprie potenzialità.
I come “idrico”
Arrical è la creatura di questa legislatura per la gestione unica di rifiuti e risorse idriche. Anche in questo caso, la prospettiva è di lungo periodo.
L come “lavoro”
La foto simbolo è dello scorso marzo: Occhiuto, in visita nelle sedi calabresi di Rende e Crotone, incontra i lavoratori del call center ex Abramo Customer Care ricollocati in Konecta e impegnati nel progetto di dematerializzazione delle cartelle cliniche, ideato dalla Regione. Il percorso - innescato dalla riduzione dei volumi di Tim - si è concluso positivamente, ma è stata dura.
M come “mare”
L’eterno problema della depurazione è sempre al centro del dibattito. La Regione ha dichiarato guerra a 360 gradi, ma da Legambiente arrivano sonore bocciature, con inevitabili polemiche.
N come “’ndrangheta”
Nell’alfabeto “calabrese”, purtroppo, non può mancare. Alla politica si chiedono risposte forti. E concrete. A partire dalle candidature.
O come “ospedali”
Per la realizzazione dei nuovi hub il Governo ha disposto l’ennesimo commissariamento, mentre l’uscita da quello sul deficit sanitario è una “bandiera” di Occhiuto. Il traguardo non è stato raggiunto: manca davvero l’ultimo passetto? Di sicuro il recupero sui Lea e la ricostruzione degli ex bilanci orali sono un successo del governatore uscente.
P come “porto”
Gioia Tauro leader nel Mediterraneo non è uno slogan, ma la realtà dei numeri. Occhiuto scommette, per il principale polo della regione, anche sul rigassificatore (e piastra del freddo), osteggiato dal centrosinistra. E si discute di polo siderurgico, legato però alle scelte di Taranto.
Q come “quando”
Alta velocità ferroviaria e ammodernamento della 106: mancano progetti e, in parte, finanziamenti. Si lavora solo su alcuni tratti e le incognite sono enormi. Quando le risposte definitive?
R come “riforme”
La doppia modifica dell’impalcatura istituzionale della Regione immagina dalla maggioranza uscente è rimasta a metà. Se da una parte Palazzo Campanella ha reintrodotto il consigliere “supplente”, dall’altra non ha mai votato il “tetto” al numero di assessori esterni al Consiglio.
S come “spazzatura”
Le montagne di rifiuti sono un triste ricordo. I problemi restano, ma sullo smaltimento dell’immondizia sono stati compiuti passi da gigante.
T come “tirocinanti”
Il nuovo governatore dovrà chiudere definitivamente la partita della stabilizzazione dei tirocinanti d’inclusione, ormai fondamentali negli enti locali. Pochi finora i Comuni che hanno aderito alla piattaforma istituita dalla Regione per pianificare un percorso che resta complicato.
U come “ultima”
Ultima chance, ultima chiamata, ultima occasione: si scrive oggi il futuro di questa regione. Chiunque governerà da ottobre lo abbia ben chiaro: qualcosa è già cambiato nella percezione generale, ma la Calabria è stanca di essere ultima, vista come la “cenerentola d’Italia”.
V come “visibilità”
In termini d’immagine la Regione ha investito tanto. Le notti di fine anno in diretta Rai a Crotone e Reggio, tanto per citare due esempi, hanno lasciato il segno. Ma sarà vera gloria?
Z come “Zes”
La Zes unica l’ha voluta il Governo Meloni, ma al suo reale funzionamento sono legate le strategie di sviluppo del territorio. È possibile remare tutti nella stessa direzione e far funzionare un sistema che pare inceppato?

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