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Al voto tra un mese, Ferro (FdI): “Mi candido per portare la Calabria sempre di più nell’agenda del governo”

La sottosegretaria all’Interno corre per un posto in Consiglio regionale: «La mia una scelta fortemente identitaria, quasi naturale per quanto fatto»

Wanda Ferro

L’ennesima campagna elettorale di una vita (politica) tutta a destra. Wanda Ferro è pronta all’ennesima battaglia con lo stesso entusiasmo degli esordi. Intercettata a margine di un evento promosso da Fratelli d’Italia, la coordinatrice dei meloniani in Calabria evidenzia come la sua candidatura al Consiglio regionale «rappresenti una scelta fortemente identitaria, quasi naturale per il percorso politico che ho portato avanti in questi anni. La considero un atto di responsabilità politica. È una scelta che rafforza la linea del centrodestra calabrese e che si pone a sostegno del presidente Occhiuto, perché la Calabria ha bisogno di continuità, di stabilità e di una guida forte che non disperda i risultati fin qui raggiunti. La mia presenza penso consenta di rimarcare l’attenzione del governo nazionale verso la Calabria e il raccordo sempre più saldo tra la Regione e i livelli istituzionali romani. Fratelli d’Italia ha deciso di metterci la faccia, di essere protagonista di questa sfida, portando un’idea di Calabria che deve stare al centro dell’agenda nazionale, non come periferia dimenticata, ma come regione strategica per l’Italia e per il Mediterraneo».
Grazie all’esperienza da sottosegretaria all’Interno, Ferro ha «potuto guardare all’Italia nella sua complessità, ma con lo sguardo sempre rivolto alla mia terra. Ho seguito con attenzione i processi legati al Pnrr, alle tante opere sbloccate, ai patti territoriali, ai contratti di sviluppo che hanno interessato tanti comuni ovviamente senza guardare al colore politico, agli strumenti per rafforzare i bilanci degli enti locali, al rafforzamento della sicurezza sul territorio, dal potenziamento dei presidi delle forze dell’ordine ai finanziamenti per la videosorveglianza nei comuni e nelle aree industriali. In tutte queste partite, la Calabria non è stata spettatrice, ma parte attiva. La fiducia dei calabresi mi dà una grande responsabilità, che ho sempre tentato di onorare garantendo la mia presenza sul territorio e al tempo stesso portando la voce della Calabria nei luoghi in cui si decidono le politiche nazionali».
La definizione delle liste
Quanto alla definizione delle liste, sull’opportunità o meno di inserire anche in parlamentari, Ferro si dice soddisfatta della linea intrapresa: «Ci sono dirigenti di partito, tante nuove energie, e soprattutto tante donne: nel collegio centro, dove sono candidata, sono presenti quattro candidature femminili, provenienti da Crotone, da Vibo Valentia, da Catanzaro. È un segnale fortissimo, perché dimostra che Fratelli d’Italia non considera le donne come “quota da riempire”, ma come protagoniste reali di una battaglia politica e culturale. Abbiamo costruito liste non sulla base dei pacchetti di voti, ma sulla base di valori, competenze e motivazioni autentiche. Il nostro coordinatore nazionale Giovanni Donzelli ha voluto incontrare personalmente i candidati, ascoltare le loro storie e i loro progetti, perché Fratelli d’Italia non è un partito che vive di alchimie elettorali, ma una comunità umana e militante, fondata su ideali non negoziabili. La nostra ambizione non è solo raccogliere consensi, ma moltiplicare le idee e trasformarle in azione di governo per migliorare la Calabria».
Chi vincerà la competizione interna al centrodestra calabrese? «Ognuno porta avanti la propria identità, il proprio simbolo, le proprie idee, ma sempre nel rispetto degli alleati e con lo sguardo rivolto all’interesse comune. Il nostro elettorato ci chiede unità e responsabilità, e noi siamo chiamati a rispondere a questa aspettativa».

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