Appesi a Pasquale Tridico. Se il centrodestra pensa alle liste, dall’altro lato della barricata non si scioglie il nodo dell’avversario di Roberto Occhiuto. Il nome più accreditato resta quello dell’eurodeputato del M5S ed ex presidente dell’Inps, che però - manifestate perplessità e qualche resistenza - sarebbe tuttora in fase di riflessione. Se ne è parlato ancora ieri in un vertice romano, in stretto contatto con la Calabria. Di certo, l’eventuale fumata bianca arriverà prima di Ferragosto. Anche perché il tempo stringe e le alternative vanno comunque definite: se Tridico sfumasse, la seconda scelta più “calda” pare il senatore del Pd Nicola Irto, segretario regionale del partito, che potrebbe essere gradito anche all’area riformista messa insieme dal sindaco di Rende Sandro Principe e formata da Psi, Italia Viva, Partito repubblicano, +Europa, Mezzogiorno Federato, alcuni movimenti civici e, soprattutto, da Azione, che nell’ultima consiliatura era in maggioranza con due consiglieri (Graziano e De Nisi). Che quest’ultima aggregazione autodefinitasi «liberal democratica, cattolico-popolare, risorgimentale, europeista, socialista e riformista», unita da un patto federativo, voglia dire la sua è fuor di dubbio: «Ci siamo presentati al tavolo come un unico soggetto politico che potenzialmente può avere in Calabria un consenso superiore al 10%, quindi determinante per il successo del centrosinistra». L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale