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Azione Calabria contro Cannizzaro: “Leali fino alla fine, ma servi di nessuno”

Si alza il tono dello scontro politico all'interno della maggioranza che governa la Regione Calabria. A parlare questa volta è il Coordinamento regionale di Azione, che con un comunicato stampa risponde duramente alle recenti dichiarazioni del deputato di Forza Italia Francesco Cannizzaro, accusato di alimentare un clima di ostilità verso il partito guidato da Carlo Calenda.

“Non ci aspettavamo di diventare, da un giorno all’altro, il capro espiatorio di scelte politiche più profonde”, scrive Azione, che si dice sorpresa dal livello di “acredine” mostrato da Forza Italia. A far infuriare il partito centrista, in particolare, è stata la definizione di “camerieri” rivolta ai suoi rappresentanti, un epiteto che viene rispedito al mittente come segno di “nervosismo tagliente” e di “bassissima qualità del livello politico”.

Azione rivendica il proprio ruolo nella maggioranza regionale, sottolineando la lealtà mantenuta per tutta la legislatura e ribadendo l’intenzione di proseguire fino alla sua conclusione, malgrado le frizioni interne: “Il nostro futuro non lo decide Cannizzaro”, si legge nel testo, che accusa il parlamentare azzurro di arroganza e di tentare di marginalizzare forze politiche scomode.

I toni si fanno ancor più accesi nel passaggio in cui Azione difende i propri consiglieri regionali, definiti “persone che non hanno mai vissuto di politica”, contrapposti a chi, secondo il comunicato, “rimane prostrato per un posto al sole” e proviene da “schiere di lacchè”.

Il partito lamenta inoltre di non aver mai avuto la possibilità di contribuire operativamente alla gestione della cosa pubblica, nonostante la sua appartenenza organica alla maggioranza. “Abbiamo solo posto un interrogativo: perché non ci è stata data la possibilità di incidere concretamente?”, scrive il Coordinamento, che rivendica un’attività consiliare tra le più “presenti” e “collaborative” degli ultimi anni.

Il comunicato si chiude con una citazione evangelica, a risposta di un passo biblico che sarebbe stato citato da Forza Italia: “...Sorgeranno falsi cristi e falsi profeti... per ingannare, se fosse possibile, anche gli eletti...” (Marco 13,22), un chiaro riferimento polemico ai recenti attacchi.

La frattura tra Azione e Forza Italia appare dunque sempre più profonda, e rischia di minare ulteriormente l’equilibrio interno alla coalizione di centrodestra calabrese.

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