Occhiuto fa un passo indietro con la ‘benedizione’... della Lega. Salvini: “Ha fatto bene”. Irto (Pd): “Poltronista” LE REAZIONI
«Oggi c'è la notizia che si vota in anticipo anche in Regione Calabria: ha fatto bene il governatore Occhiuto» a fare un passo indietro «piuttosto che tenere la macchina ferma aspettando mesi e mesi per le indagini, chiede la fiducia non ai magistrati ma ai cittadini». Lo ha detto riferendosi alle dimissioni rassegnate dal presidente della Calabria, Roberto Occhiuto, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, alla festa della Lega Romagna in corso a Cervia, nel Ravennate.
Irto accusa il presidente dimissionario
Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, «si conferma un poltronista». Lo scrive il Pd Calabria, guidato dal senatore Nicola Irto, nel commentare, in una nota, le dimissioni annunciate dal governatore. «Si tratta di un’azione legata - spiegano i dem calabresi - a tattiche interne alla propria maggioranza, che da tempo ha preso le distanze da lui, come fin troppo evidente. Ha dato un messaggio subliminale rivolto ai suoi e forse ha voluto nascondere i riflessi delle sue vicende giudiziarie. In sostanza, ha compiuto un blitz usando le istituzioni per il proprio tornaconto politico e senza il minimo scrupolo, anche perché tra un anno non l’avrebbero ricandidato e gli avrebbero dato il benservito. E’ chiaro che stava rimuginando e poi ha calcolato tutto: forme, modi e tempi. La Calabria - continua la nota del Pd - merita un futuro migliore e non deve essere piegata dall’opportunismo di un politico che ha fallito nella sanità e nell’intera gestione regionale, che ha mescolato pubblico e privato e offerto il peggiore esempio di autoritarismo, fame di potere e ambiguità amministrativa, arrivando perfino a sostenere, senza fare nomi, che in Regione c'è chi non firma, che sa di accusa contro la Procura. Adesso bisogna schierarsi senza paura per sconfiggere, tutti uniti, un modello di governo segnato dall’arroganza, dall’arrivismo e dall’autoreferenzialità. Per restituire ai cittadini - concludono i dem calabresi - diritti, dignità e speranza».
Bonelli (Avs) critico
«Occhiuto si è dimesso da presidente della Regione Calabria annunciando che si ricandiderà. Sceglie la strategia del vittimismo perché è sotto inchiesta per corruzione e accusa la politica di bloccarlo. Ma non è lui il presidente della Regione?». Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde. «In realtà - prosegue - Occhiuto si dimette anticipando di poco meno di un anno le elezioni regionali rispetto alla scadenza naturale, perché Fratelli d’Italia avrebbe rivendicato la guida della Regione, considerando che Forza Italia ha quattro presidenti di Regione, mentre il partito della Meloni, che ha il 27%, ne ha solo due: Marche (ancora per poco) e Abruzzo». «La mossa di Occhiuto - prosegue - è contro il centrodestra e rappresenta un uso spregiudicato delle istituzioni: si dimette per evitare di non essere candidato tra meno di un anno. Noi, come AVS, siamo pronti alle elezioni. Abbiamo uomini e donne di governo in grado di guidare la Regione e di cacciare il malgoverno della destra, che ha messo in ginocchio il territorio, la sanità e i trasporti», conclude.