Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Autonomia differenziata, si accelera sulla sanità. Ai medici contratti più ricchi al Nord

La Lombardia si appresta a chiudere l’intesa con il governo. Altre Regioni potrebbero farlo a breve. Così i migliori professionisti operanti al Sud potrebbero essere attratti da sistemi più remunerativi

Il disegno leghista sull’autonomia differenziata avanza nel bel mezzo della calura estiva. Fermo nel suo proposito di realizzare la riforma, il ministro Roberto Calderoli è pronto a chiudere nelle prossime settimane una partita dall’alto impatto sul terreno dell’assetto istituzionale fin qui conosciuto. La Lombardia si appresta infatti a sottoscrivere le prime intese su tre materie no Lep, ossia la Protezione civile, le Professioni e la Previdenza complementare integrativa, ma soprattutto sulla sanità per cui sono già stati definiti i Lea. Dalle parti del Pirellone, poter contare su più Autonomia sulla sanità viene considerata un’opportunità magari per intervenire sugli stipendi di medici e infermieri - la Lombardia sconta la concorrenza dei salari svizzeri - e più in generale sulle liste d’attesa. Per quanto riguarda invece le tre materie no Lep, Calderoli ieri ha fatto sapere di aver ricevuto il via libera da tutti i Ministeri competenti.
Le quattro materie nei prossimi giorni saranno sottoposte anche alle altre Regioni che si sono dette interessate a trattare da subito, ossia Veneto, Liguria e Piemonte.
L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale

Digital Edition
Dalla Gazzetta del Sud in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia