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«Primarie inutili, bloccano risorse». Il centrodestra in Calabria corre sull’abrogazione

In commissione giovedì il taglio della legge sulla selezione dei candidati alla presidenza della Regione All’ordine del giorno anche la “correzione” di alcune norme a rischio tra cui l’istituzione di Redigit

Sbloccare «per la realizzazione di presìdi di legalità e sicurezza» le risorse destinate a una legge che «non ha avuto sostanziale attuazione». Va veloce come un treno la maggioranza di centrodestra alla Regione, sempre più convinta sull’abrograzione della vecchia legge 25 del 2009 che prevede lo svolgimento di primarie formali per la selezione di candidati alla presidenza della stessa Regione. Di fatto, sottolineano i promotori dell’iniziativa, «una legge inattuata» che non ha mai «suscitato interesse da parte dei partiti e movimenti politici ed associativi». E che, per di più, ha determinato «di converso il vincolo dei fondi di bilancio appositamente stanziati».
La proposta di legge - firmata dai capigruppo dei partiti della maggioranza Comito, Gelardi, De Francesco, Graziano, Crinò e De Nisi - è già inserita all’ordine del giorno della prima commissione consiliare (affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale) convocata per giovedì 10 luglio (domani scade il termine per eventuali emendamenti).
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