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I congressi e il reset nel Pd calabrese. Vincitori e vinti di un’aspra contesa

Caos e tensioni nelle Federazioni. A Cosenza sconfitto l’asse Adamo-Bruno Bossio-Guccione Il plebiscito per Gallello a Catanzaro lascia cicatrici profonde. A Crotone e Reggio unità duratura?

«Non c’hanno visto arrivare» continua a ripetere Paolo Pappaterra, sindaco di Mormanno, tra gli emergenti di un Pd calabrese uscito forse rigenerato e certamente sfibrato dalla fase congressuale. Espressione calzante in uno scenario da reset per il principale partito del centrosinistra. A Cosenza è Matteo Lettieri, primo cittadino di Celico, un tempo culla della “rossa Presila”, il nuovo segretario provinciale. Sostenuto da un nugolo di giovani amministratori e dai consiglieri regionali Mimmo Bevacqua a Franco Iacucci, Lettieri è riuscito a piegare la resistenza di un gruppo - rappresentato da Nicola Adamo, Enza Bruno Bossio e Carlo Guccione - che ha guidato il partito con fortune alterne sin dalla fondazione e ora puntava sul navigato Pino Le Fosse.

Quello di Cosenza, al netto di numeri e percentuali, è un risultato dall’alto valore simbolico: rappresenta la linea di cesura tra la base e un gruppo dirigente troppo spesso concentrato a salvaguardare rendite di posizione piuttosto che aperto a raccogliere la domanda di cambiamento presente nella società.
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