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Foti (Noi Moderati): «Infrastrutture bloccate, la Calabria resta indietro»

Il responsabile per il Mezzogiorno dei centristi preoccupato: «I giovani vanno via e pesa anche l’inverno demografico»

L’inverno demografico bussa prepotentemente alle porte da tempo. E in Calabria i giovani vanno via perché il lavoro non c’è. Un mix letale per le prospettive di questa terra. Ne è consapevole Nino Foti, già parlamentare calabrese del centrodestra e oggi responsabile per il Mezzogiorno di Noi Moderati, la formazione politica guidata a livello nazionale da Maurizio Lupi.

Quanto pesa su tutto ciò il divario infrastrutturale col resto del Paese?

«Tantissimo, e le prospettive non sono per nulla positive. Sull’Alta velocità ferroviaria sappiamo, ad esempio, che dei 30 miliardi necessari per completare l’opera ne sono disponibili, secondo l’ultimo Documento di finanza pubblica approvato dal Cdm, appena 12, sufficienti a coprire la realizzazione del primo lotto Battipaglia-Romagnano. Inspiegabilmente non sono state sfruttate le potenzialità dei Fondi Pnrr e pertanto per il completamento dell’opera bisognerà trovare altre risorse, e attendere almeno altri 6 anni. Per il completamento definitivo della Salerno-Reggio Calabria mancano ancora 58 km, nonostante le bugie del governo Gentiloni pronunciate all'inaugurazione in pompa magna della cosiddetta "Autostrada del Mediterraneo”. Per non parlare della Statale 106 che, al netto di alcuni parziali interventi, è completamente abbandonata, specialmente nel tratto che interessa l’area Ionica reggina».
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