
La vicenda dei tirocinanti di inclusione sociale in Calabria, che sembrava vicina a una soluzione dopo oltre un decennio con la stabilizzazione di questi lavoratori nei Comuni, è probabilmente più lontana da un epilogo positivo di quanto possa sembrare. Nonostante la Regione abbia stanziato risorse aggiuntive rispetto ai 5 milioni di euro finanziati dal Governo, mettendo a disposizione 40 mila euro per ciascun lavoratore del bacino, e abbia pubblicato un avviso per gli Enti locali interessati alla stabilizzazione (al quale hanno aderito quasi tre quarti dei Comuni calabresi), da più parti è stato lanciato l’allarme sull’impossibilità di procedere realmente alle assunzioni dal momento il contributo regionale è una tantum e spalmato su quattro anni.
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