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Bufera in Calabria, Occhiuto indagato per corruzione: “È come se mi avessero accusato di omicidio” VIDEO

Il governatore: “Mai fatto nulla di male. Ho chiesto di essere interrogato subito”

Una scossa improvvisa travolge la politica calabrese. Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha annunciato pubblicamente con un video su Instagram di aver ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura della Repubblica di Catanzaro per corruzione, nell’ambito di un’indagine più ampia che coinvolgerebbe diverse persone. L’annuncio, pronunciato con toni accesi e visibilmente provati, è arrivato dallo stesso governatore in una dichiarazione che non ha lasciato spazio a interpretazioni.

“Non avrei mai pensato di dover condividere con voi una notizia di questo genere. Per la prima volta nella mia vita ho ricevuto un avviso di garanzia. Mi dicono che rientro in un'inchiesta più ampia, che coinvolge più persone, per corruzione. A me, che ho gestito questa Regione con rigore assoluto”, ha dichiarato Occhiuto.

Occhiuto, che guida la Calabria dal 2021, ha respinto con forza ogni accusa, sottolineando l’assoluta trasparenza del proprio operato e ribadendo di non avere nulla da nascondere.

“Solitamente si dice ‘sono sereno, confido nella magistratura’. Io non sono sereno, un piffero. Per me è una cosa infamante, è come se mi avessero accusato di omicidio”, ha tuonato il governatore. “È una cosa inverosimile che io possa essere anche solo lontanamente avvicinato all’ipotesi di corruzione”.

Occhiuto ha dichiarato di aver chiesto immediatamente di essere interrogato dai magistrati, pur non conoscendo ancora nel dettaglio i fatti contestati. “Anche al buio”, ha specificato, “perché sono sicuro di come mi sono comportato in questi anni. Non ho nulla da temere”.

Nel corso della sua dichiarazione, il presidente ha rivendicato la propria coerenza, ricordando di essere sempre stato un sostenitore dell’azione rigorosa della magistratura in un territorio complesso come la Calabria: “In questi anni ho detto che bisogna indagare fino in fondo. Ora dico la stessa cosa: indagate, controllatemi tutto”.

Sono in tutto cinque le persone indagate nell’ambito dell’inchiesta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro che vede coinvolto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. A notificare l’avviso di garanzia, lo scorso venerdì, al presidente Occhiuto sono stati gli uomini della Guardia di Finanza. L’indagine, secondo quanto si apprende, sarebbe partita da alcuni articoli di inchiesta pubblicati dal quotidiano Il Domani nei quali si faceva riferimento agli affari tra Occhiuto e un suo collaboratore. Sulla base dei pezzi di Enrica Riera, la Finanza, coordinata dalla procura di Catanzaro, avrebbe condotto una serie di accertamenti che hanno portato all’iscrizione, sul registro degli indagati, di Occhiuto, di un suo collaboratore e di altre tre persone

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