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Scuola, Regione Calabria lancia il progetto dello psicologo scolastico contro il disagio giovanile

La Regione Calabria è la prima in Italia a introdurre lo psicologo a scuola con un progetto pilota - «Discutiamone a scuola» - finanziato e promosso dalla Regione Calabria e sviluppato d’intesa con l’Ufficio scolastico regionale e con l’Ordine regionale degli psicologi della Calabria. Il progetto pilota, che è su scala nazionale, prevede che da settembre, in tutte le istituzioni scolastiche di primo e secondo grado della Calabria, venga inserito lo psicologo «al fine di promuovere il benessere psicologico dei ragazzi, attraverso interventi di supporto individuale e di gruppo, con contestuali azioni di accompagnamento ai docenti e alle famiglie e al fine di creare un ambiente educativo positivo e inclusivo».

Il progetto dello psicologo a scuola è finanziato dalla Regione Calabria con 9 milioni di fondi europei, dal Pr 2021-27, distribuiti in tre anni, e inizialmente vedrà l’utilizzo di 43 psicologi. I dettagli sono stati presentati in una conferenza stampa a Catanzaro dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, dall’europarlamentare Giusi Princi, promotrice del progetto quand’era assessore regionale, dagli assessori regionali all’Istruzione e alle Politiche sociali, Maria Stefania Caracciolo e Caterina Capponi, dal dirigente vicario dell’Usr Antonino Cama, e dal presidente dell’Ordine degli psicologi della Calabria Massimo Aiello.

«In un contesto in cui si manifestano sempre più frequentemente forme di fragilità tra i giovani, la figura dello psicologo scolastico - è stato rimarcato nella conferenza stampa - rappresenta un presidio fondamentale per prevenire e contrastare il disagio adolescenziale che pregiudica lo sviluppo dell’autostima, della fiducia in sè stessi compromettendo i rapporti interpersonali e minando la loro serenità».

Occhiuto ha osservato: «Mi auguro che tutte le regioni seguano il nostro esempio. C'è un disagio mentale ben più ampio di quello che le statistiche raccontano perchè questo disagio spesso viene vissuto come uno stigma o una cosa di cui vergognarsi e invece non è così e non vogliamo che sia così. Bisogna fare una grande azione per garantire a tutti la possibilità di curare la mente e - ha proseguito il presidente della Regione - bisogna fare un grande lavoro culturale affinchè il disagio mentale non sia vissuto come uno stigma ma come un malessere che si può e si deve curare. E nelle prossime settimane presenteremo anche un altro progetto relativo allo psicologo di base».

Occhiuto ha poi portato i saluti del fratello, il senatore Mario Occhiuto, che - ha sostenuto - «sta svolgendo un’azione in Parlamento affinché sia previsto strutturalmente lo psicologo a scuola in tutt'Italia e spero che ci riesca», affermando che sul progetto «c'è stata una accelerazione negli ultimi mesi che nasce anche dalla mia esperienza personale (la scomparsa del nipote Francesco, il figlio di Mario, ndr), e idealmente vorrei che questo pezzo del mio lavoro venga dedicato a mio fratello e a mio nipote Chicco».

Mario Occhiuto, la Calabria svolta su presenza psicologi a scuola

«Con il progetto pilota per l'introduzione dello psicologo in tutte le scuole, la Regione Calabria diventa la prima in Italia ad affrontare con serietà e visione il tema del benessere psicologico degli studenti. Un passo avanti decisivo in un momento in cui le fragilità giovanili crescono e le istituzioni hanno il dovere di offrire una risposta». Così il senatore di Forza Italia Mario Occhiuto. «È il segno - prosegue - di un cambio di paradigma che mette finalmente il benessere psicologico al centro delle politiche pubbliche. Un tema a cui sto lavorando anche in Parlamento, con una proposta legislativa volta a far sì che lo psicologo a scuola diventi una presenza stabile, strutturale, accessibile in tutto il Paese. L’Italia è l’unico Paese europeo a non essere dotato della figura dello psicologo scolastico, figura indispensabile per intercettare precocemente le potenziali situazioni di disagio, soprattutto tra i giovani. Guarderemo con attenzione all’esperienza della Calabria nella consapevolezza che il benessere dei nostri giovani passa anche e soprattutto dalla loro salute mentale».

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