Calabria

Giovedì 29 Maggio 2025

Elezioni comunali in Calabria, il ritorno dei sindaci di professione. Archiviata la stagione del civismo

Il voto amministrativo appena mandato in archivio consegna alcuni aspetti interessanti in Calabria. Innanzitutto segna il ritorno alla ribalta dei politici di professione e il (definitivo?) tramonto dei candidati “civici”. La larga vittoria dell’eterno Sandro Principe a Rende (con la certezza dell’addio al progetto di città unica con Cosenza) e quelle di Roberto Perrotta e Giuseppe Aieta rispettivamente a Paola e a Cetraro segnano il ritorno in auge dei sindaci socialisti dopo un periodo di appannamento determinato da ragioni di varia natura. Il Garofano mostra rinnovati segni di vitalità, avviati con l’elezione di Franz Caruso a Cosenza, in una Calabria dove storicamente il Psi ha ottenuto risultati importanti. Si dirà che ogni elezione ha una storia a sé, soprattutto a livello locale. Considerazione vera alla luce delle dinamiche che hanno attraversato i centri chiamati al voto in questa tornata elettorale. La partita principale si è giocata a Lamezia Terme e lì sarà necessario un secondo tempo supplementare per stabilire chi raccoglierà il testimone che Paolo Mascaro si appresta a lasciare. A sfidarsi, tra meno di due settimane, saranno l’avvocato del centrodestra Mario Murone e l’ex parlamentare progressista Doris Lo Moro. Murone parte da una posizione di vantaggio ma non tale da ritenere ancora la vittoria in tasca. Decisiva sarà la posizione che assumerà l’ex forzista Giampaolo Bevilacqua, frontman dei berlusconiani per diversi lustri nella quarta città della Calabria ma da tempo entrato in rotta di collisione con gli attuali vertici del partito azzurro. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale

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