Calabria

Giovedì 22 Maggio 2025

Screening oncologici: Calabria ultima nel 2023, caos nel 2024. Tavernise, Bevacqua e Lo Schiavo chiedono conto al commissario Occhiuto

"I dati certificati dalla Fondazione Gimbe e riportati oggi dagli organi di stampa delineano un quadro drammatico e inaccettabile della sanità calabrese. La Calabria è risultata ultima nel 2023 per quanto riguarda gli screening oncologici e avanza, nel 2024, verso un caos annunciato. Una situazione che non è frutto del caso, ma il risultato diretto dell’inerzia politica e amministrativa di questi ultimi due anni. Chiediamo conto al commissario straordinario della sanità calabrese, nonché presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, di quanto (non) è stato fatto per affrontare e risolvere una delle più gravi emergenze sanitarie del nostro territorio". Lo hanno affermato, in una nota congiunta, Davide Tavernise – Capogruppo M5S in Consiglio Regionale -, Mimmo Bevacqua – Capogruppo Pd in Consiglio Regionale -, Antonio Lo Schiavo – Capogruppo Misto in Consiglio Regionale. "In tutti questi anni di commissariamento e annunci, il sistema degli screening oncologici – strumenti essenziali di prevenzione e diagnosi precoce – è rimasto - secondo i tre politici - nella più totale disorganizzazione: esami svolti senza tracciabilità, chiamate casuali, totale assenza di una rete strutturata, livelli di copertura tra i più bassi del Paese. L’Asp di Reggio Calabria ha registrato il 71% di inviti alla popolazione target, ma con una copertura reale di screening inferiore al 35%. L’Asp di Cosenza, la più grande della regione, non ha superato il 50% di copertura per nessuno dei tre screening (mammella, utero, colon retto). L’Asp di Catanzaro è arrivata nel 2024 a coprire appena il 14,4% per la mammella, il 13,6% per il colon retto e addirittura il 4,3% per la cervice uterina. Dati vergognosi, figli di un sistema che non è mai stato né governato né monitorato". Tavernise, Bevacqua e Lo Schiavo si sono poi chiesti "cosa ha fatto concretamente in questi due anni il commissario Occhiuto per sanare questa situazione? Quali azioni sono state messe in campo per rafforzare la rete territoriale, superare il drammatico deficit di personale, garantire standard minimi di prevenzione oncologica per i cittadini calabresi? La responsabilità politica e istituzionale è chiara e non può essere elusa. In gioco non ci sono numeri o percentuali, ma la salute e la vita delle persone. Il presidente-commissario riferisca immediatamente in Consiglio Regionale e davanti al Ministero della Salute quali misure intende adottare, da subito, per evitare che il 2025 si trasformi nell’anno del collasso definitivo della prevenzione oncologica in Calabria".

leggi l'articolo completo