
Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, commissario della sanità calabrese, è stato nominato commissario per lo stato di emergenza ospedaliera in Calabria, dichiarato dal Consiglio dei ministri lo scorso 7 marzo: a nominare Occhiuto con propria ordinanza il Capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabio Ciciliano.
La nomina era stata richiesta dallo stesso Occhiuto con una Pec dello scorso 5 febbraio nella quale aveva prospettato «la necessità di accelerare le procedure attinenti alla realizzazione degli interventi in ambito sanitario dei nuovi ospedali della Sibaritide, di Vibo Valentia, della Piana di Gioia Tauro, di Locri, e di quelli finanziati dall’Inail per le Aziende Gom Reggio Calabria, Asp Reggio Calabria, Ao Cosenza, Aou Catanzaro, Asp Crotone».
L’ordinanza di Protezione civile, assunta «sentita l’Inail» e d’intesa con la Regione, evidenzia «la necessità di disporre l’attuazione dei primi interventi urgenti finalizzati a fronteggiare l’emergenza» considerato che «la situazione emergenziale in atto, per i caratteri d’urgenza, non consente l’espletamento di procedure ordinarie, bensì richiede l’utilizzo di poteri straordinari in deroga alla vigente normativa». Nel suo nuovo incarico Occhiuto, che «opera a titolo gratuito, può avvalersi - dispone l’ordinanza di Protezione civile - delle strutture e degli uffici della Regione, degli enti territoriali, dei relativi enti strumentali, nonchè che delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, dei convenzionamenti e dei centri di competenza della Protezione civile, definendo con le forze dell’ordine, ove occorra, ai sensi dell’articolo 15 della legge 241/1990, l’assegnazione di personale, con oneri a carico del bilancio regionale».
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