
È attesa già nei prossimi giorni l’ordinanza della Protezione civile attraverso la quale saranno dettagliati i compiti del commissario incaricato di accelerare sulla realizzazione di nuove strutture sanitarie in Calabria. Molto probabilmente, almeno stando alle ultime interlocuzioni sviluppatesi sull’asse Catanzaro-Roma, la Prociv incaricherà l’attuale governatore-commissario per la sanità, Roberto Occhiuto, e a lui affiderà un mandato di 12 mesi (eventualmente rinnovabile per altri 12).
Di certo lo stato di emergenza dichiarato dal governo Meloni non rappresenta un fulmine a ciel sereno. Semmai è la risposta ad una esplicita richiesta, avanzata dallo stesso presidente della Regione Calabria, ad emanare «disposizioni che disciplinino procedure acceleratorie volte a consentire la rapida costruzione dei nuovi nosocomi». Dunque, è la Cittadella a invocare l’intervento di Palazzo Chigi. Il provvedimento varato in Consiglio dei ministri, peraltro, ricalca quasi in toto un emendamento presentato qualche settimana fa in Parlamento al decreto legge “Emergenze” - firmatario il deputato forzista Francesco Cannizzaro - e poi ritirato in commissione Bilancio a Montecitorio.

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