Calabria

Sabato 15 Febbraio 2025

Intelligenza artificiale, Pietropaolo: “La Calabria si candida ad ospitare il super computer HPC”

“La Calabria si candida ad ospitare un nuovo HPC, un super-computer per l’intelligenza artificiale e il calcolo quantistico”. È la proposta lanciata dal vicepresidente della Regione Calabria con delega alla Transizione digitale, Filippo Pietropaolo, che sta partecipando al World Artificial Intelligence Festival di Cannes, evento di rilievo internazionale dedicato alle nuove frontiere dell'intelligenza artificiale. A margine dell’evento Pietropaolo ha avanzato una proposta strategica per la realizzazione di un High-Performance Computing (HPC) in Calabria, sottolineando come la regione possa giocare un ruolo chiave nel potenziamento delle infrastrutture digitali dell’Italia e dell’Unione Europea. “L’intelligenza artificiale – ha proseguito Pietropaolo - sta trasformando ogni ambito della nostra società, pubblica e privata. In questo contesto, l’impiego dell’IA nei procedimenti amministrativi può determinare un vero e proprio cambio di paradigma nella gestione della pubblica amministrazione e dei servizi per i cittadini. Tuttavia, per poter funzionare al meglio, l’IA necessita di una capacità di calcolo avanzata, fornita da supercalcolatori noti come HPC. L’Italia è già un punto di riferimento mondiale nel settore, con il terzo polo globale per il supercalcolo e il secondo supercomputer più potente del mondo presso il Cineca di Bologna. Tuttavia, vi è la necessità di ampliare questa rete, e la Calabria rappresenta un’opportunità strategica per l’implementazione di un nuovo HPC”. Il vicepresidente Pietropaolo ha inoltre sottolineato come la Calabria sia una regione ideale per ospitare un’infrastruttura di questo tipo grazie a due fattori fondamentali: la disponibilità energetica da fonti rinnovabili e la presenza di risorse idriche necessarie per il raffreddamento dei data center in maniera sostenibile. “Attualmente, l'86% del fabbisogno energetico regionale è soddisfatto da fonti rinnovabili, un elemento – ha affermato - che posizionerebbe la Calabria come polo sostenibile per l’alta tecnologia. Propongo che l’Unione Europea e il governo nazionale sostengano la realizzazione di un HPC in Calabria, come parte integrante di una strategia di sviluppo digitale del Paese. Questo progetto consentirebbe di attrarre investimenti e dare un sostegno ad un ecosistema innovativo per startup e Piccole medie imprese che è in fase di forte crescita in Calabria, con l’attività di un sempre maggiore numero di piccole e grandi imprese del settore, il contribuito del sistema universitario a partire dall’ateneo di Cosenza, e con l’impegno della Regione che sta sta puntando alla creazione della società in house per il digitale e ad una accademy capace di formare le professionalità che possono trovare sbocchi occupazionali di qualità nei campi delle tecnologie avanzate, dell’hardware e dei sistemi. L’iniziativa può inserirsi nell’ambito della più ampia strategia di trasformazione digitale italiana, promossa dal Dipartimento della Trasformazione digitale e dal Sottosegretario Alessio Butti, che include una strategia nazionale per la quantistica, affidata Serafino Sorrenti, Chief Information Security Officer della Presidenza del Consiglio dei Ministri e rappresentante italiano presso l’Unione Europea del “Quantum Technology Coordinator Group”. Confrontandosi con Sorrenti, l’assessore Pietropaolo ha ribadito la volontà della Calabria di mettere a disposizione il proprio territorio e le proprie infrastrutture per supportare la strategia quantistica nazionale anche attraverso la realizzazione di un data center di alto livello in Calabria. “Questa infrastruttura - conclude Pietropaolo - servirebbe a soddisfare le esigenze di super calcolo che il nostro paese necessita, essenziale sia per l’innovazione tecnologica (AI) che per la sicurezza. Il nostro obiettivo è quello di portare la Calabria al centro del futuro digitale della Nazione”.

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