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Giorno del ricordo, Wanda Ferro: memoria deve essere condivisa e tramandata

Wanda Ferro

«Oggi è il giorno delle Foibe. Un giorno per ricordare, un giorno di una memoria che deve essere condivisa, che deve essere tramandata, che deve essere in qualche modo un segnale molto forte, che ha visto anche uno scempio sulla foiba di Bassovizza che non ha in alcune modo motivo di essere giustificato e nello stesso tempo la volontà di ricordare il grande sacrificio di tanti». Lo ha detto la sottosegretaria al ministero dell’Interno Wanda Ferro.

«La storia di Istriani, Dalmati e soprattutto quello che è avvenuto - ha aggiunto - troppo spesso non è conosciuto alle nuove generazioni. Penso a quanto accaduto alcuni giorni in un convegno organizzato a Catanzaro dove si è chiesto chi era una donna che ha rappresentato quel grande sacrificio, Norma Cossetto, e pochi studenti hanno risposto. Oggi, ampliando la legge del 2000, siamo a 20 anni dall’istituzione della legge della giornata del ricordo, abbiamo inserito la possibilità di entrare nelle scuole, di fare i convegni. Ricordare che libertà e democrazia vanno sempre comunque difese, ma ricordare il sacrificio di tanti italiani che hanno pagato l’unico prezzo di essere italiani».

«Penso - ha detto la sottosegretaria all’Interno - che sia passato il tempo del silenzio. E’ finito il tempo dell’oblio, di una pagina poco raccontata anche nei libri di storia. Penso che in qualche modo si sia dato luce ad una pagina che non appartiene ad una striscia di territorio ma a tutti gli italiani, a quegli italiani che si sono sacrificati. Una pagina di storia legata anche al generale Tito, per il quale avevamo chiesto al Presidente della Repubblica, nel precedente mandato, la possibilità di ritirare l’onorificenza, ma è stato sancito che con la sua morte quell'onorificenza non esiste più. Purtroppo non avrebbe mai dovuto averla».

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