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Giornata del ricordo, l'assessore della Regione Calabria Capponi: “Vent'anni di memoria e riflessione”

“La storia delle foibe è un monito sulla fragilità dell'identità: essa può essere minacciata, ma può anche rinascere attraverso il dialogo e la comprensione reciproca.
Riflettere,oggi, sulle foibe è confrontarsi con le ombre del passato, ma è anche un atto di coraggio per affrontare le divisioni del presente.
Oggi, 10 febbraio 2025, celebriamo con profonda emozione il ventesimo anniversario del Giorno del Ricordo, una ricorrenza che ci invita a non dimenticare le atrocità e le sofferenze subite da migliaia di italiani durante il tragico periodo post-bellico, in particolare le vittime delle foibe e l'esodo forzato degli istriani, fiumani e dalmati". Lo ha affermato, in una nota, l’assessore alla Cultura della Regione Calabria, Caterina Capponi
"La legge 92/2004 che ha istituito questa giornata, rappresenta un passo fondamentale nella nostra storia recente. Essa non solo riconosce il dolore di chi ha subito ingiustizie, ma promuove anche la consapevolezza e il rispetto per la memoria di coloro che sono stati costretti a lasciare la loro terra natale, spesso in circostanze inumane e violente. Le foibe non sono solo un capitolo oscuro della nostra storia, ma un monito che ci esorta a riflettere sulle conseguenze della guerra e dell'odio.
In questi vent'anni, abbiamo lavorato incessantemente per garantire che la memoria di queste vittime non venga offuscata. Abbiamo organizzato eventi commemorativi, incontri nelle scuole e iniziative culturali per educare le nuove generazioni sull'importanza della memoria storica. È fondamentale che i giovani comprendano il valore della pace e della coesistenza, affinché simili tragedie non si ripetano mai più.
Quest'anno, ci uniamo in un momento di riflessione collettiva. Invitiamo tutti i cittadini a partecipare alle commemorazioni locali, a condividere storie e testimonianze, e a dedicare un pensiero a coloro che hanno perso la vita o sono stati costretti ad abbandonare le proprie case.
La memoria è un patrimonio comune che ci unisce, indipendentemente dalle nostre origini.
Rinnoviamo il nostro impegno per costruire una società che riconosca e rispetti le diversità, che promuova il dialogo e la comprensione reciproca. Solo così potremo onorare adeguatamente la memoria delle vittime delle foibe e degli esuli, facendo di questa giornata non solo un momento di lutto, ma anche un'opportunità di crescita e unità.
Insieme, continuiamo a scrivere una storia di pace e di rispetto, affinché il Giorno del Ricordo rimanga un faro di speranza e di riflessione per le generazioni future, in un mondo che spesso dimentica è necessario mantenere viva la fiamma della memoria, affinché le ingiustizie non si ripetano”.

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