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Gli auguri di Occhiuto che pensa già al bis in Calabria “se la salute mi assiste”

Un decorso post-operatorio inconsueto quello del governatore Roberto Occhiuto che, al posto del classico periodo di riposo, si snoda tra i vari impegni istituzionali. «Sto bene, ogni giorno meglio» afferma in un’intervista ai microfoni della Tgr parlando, con voce ancora affaticata dopo l’intervento al cuore delle scorse settimane, della Calabria che verrà. Venerdì è tornato a varcare la soglia della Cittadella, racconta, ma solo per qualche ora; la stanchezza ha poi preso il sopravvento. Ma non si è fermato nemmeno nei giorni precedenti, quando tra una seduta di riabilitazione e l’altra si è dedicato alla call sulla vertenza Abramo con l’amministratore delegato di Tim e con il Poligrafico dello Stato. «Mille famiglie rischiavano di perdere il lavoro» sottolinea, e di fronte alle parole dei due interlocutori, che prevedevano di assumere i lavoratori entro fine gennaio, Occhiuto riferisce di aver preso la decisione di recarsi a Roma dove «ho preparato il tavolo e siamo riusciti a fare in modo che anche questi lavoratori potessero passare un Natale sereno». Un sacrificio, commenta, «che probabilmente merita qualche rimprovero da parte dei medici ma che sono contento di aver fatto».

Prova a fare una sintesi del lavoro alla guida della Regione partendo dalla riforma dei consorzi di bonifica, «che erano baracconi clientelari mentre oggi si occupano davvero di bonificare il territorio», e guarda alla nuova governance degli aeroporti: «Ora la Regione è proprietaria della società e gli aeroporti calabresi sono quelli che crescono di più in Europa». Quanto al futuro, il presidente ritiene «che la regione abbia grandi potenzialità: quello che abbiamo fatto è molto poco rispetto a quello che ancora bisogna fare, tante altre cose le faremo nel 2025 e nel 2026 e poi, se i calabresi vorranno, e se la salute mi assisterà, anche dopo il 2026 perché ho già deciso di ricandidarmi».

Il capitolo sanità è ovviamente legato all’obiettivo di uscire dal commissariamento «già dall’anno prossimo». Ma, aggiunge, «la sanità è più complessa perché è stata distrutta prima dalla politica - sia centrodestra che centrosinistra - che ha generato il commissariamento e poi dagli stessi commissari». In questo campo «ci saranno risultati importanti: abbiamo riavviato i grandi ospedali, abbiamo istituito la facoltà di Medicina a Cosenza che sta attirando professionalità importantissime da tutta Italia e tutta Europa. Abbiamo fatto il più grande policlinico universitario a Catanzaro, 855 posti».

Quanto agli auguri per il nuovo anno: «A me stesso auguro che sia un po’ più sereno perché ho cominciato il 2024 con un incidente pauroso in autostrada e lì ho rischiato la vita, l’ho finito con un intervento al cuore. Il 2025 vorrei che fosse un po’ più sereno per me e per tutti i calabresi».

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