Calabria

Mercoledì 18 Dicembre 2024

Tirocinanti in Calabria: meno vincoli per le assunzioni e proroga di 12 mesi per i “ministeriali”

The hall of Montecitorio during a confidence vote at the Lower House called by the Government to speed up the approval of 2023 Budget Law, Rome, Italy, 23 December 2022. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Fumata bianca per i tirocinanti calabresi. Al termine di una lunghissima maratona parlamentare, la commissione Bilancio di Montecitorio ha approvato poco prima della mezzanotte di ieri l’emendamento alla manovra finanziaria, primo firmatario il deputato forzista Francesco Cannizzaro e dopo lui gli altri rappresentanti azzurri Giuseppe Mangialavori, Giovanni Arruzzolo e la leghista Simona Loizzo, che riguarda la grande platea dei precari calabresi inquadrati com Tis (tirocinanti d’inclusione sociale) ed ex tirocinanti ministeriali. La proposta approvata alla Camera interessa anzitutto il bacino dei Tis, ovvero quei 4mila lavoratori che da quasi 10 anni operano all’interno degli enti locali, svolgendo funzioni fondamentali per le amministrazioni. Grazie a questa ulteriore norma, i Tis potranno essere assunti in qualità di lavoratori sovrannumerari, in deroga al piano di fabbisogno del personale ed ai vincoli assunzionali previsti dalla vigente normativa, anche con procedure semplificate, utilizzando (in aggiunta alle risorse già stanziate dallo Stato con apposita autorizzazione prevista dal precedente emendamento) altresì le risorse che potrà mettere a disposizione la Regione Calabria per incentivare la stabilizzazione di questo personale. «L’emendamento - spiega l’azzurro Cannizzaro - autorizza inoltre la proroga per ulteriori 12 mesi dei cosiddetti ex tirocinanti ministeriali, contrattualizzati grazie ad una norma del 2021, introdotta con un emendamento sempre a firma del sottoscritto, oltre che dell’attuale governatore calabrese, Roberto Occhiuto. Anche in questo caso, si tratta di una platea molto numerosa, più di mille lavoratori che operano principalmente presso le sedi ministeriali presenti sul territorio della regione Calabria (vedi Ministero della Cultura, della Giustizia, dell’Istruzione)». La proroga in questione sarà finanziata con le risorse messe a disposizione dai Ministeri di riferimento, che potranno continuare ad avvalersi del personale che nelle rispettive sedi territoriali svolge un ruolo prezioso. «Questo sforzo corale di tutta la squadra di Forza Italia, che ringrazia i membri della commissione Bilancio e del Governo interessati - conclude Cannizzaro - è l’ennesima dimostrazione di quanto ci stiano a cuore le sorti di queste migliaia di padri e madri di famiglia calabresi, che non abbiamo certo noi posto in queste complesse situazioni. Si tratta di un ulteriore grande passo verso la stabilizzazione di questo personale, che si inserisce nel più ampio percorso tracciato dalla Giunta Occhiuto nella lotta al precariato di Calabria. È un dovere morale nei confronti di tutti questi calabresi, ma anche nei confronti del futuro della nostra regione». In particolare, l’emendamento recita testualmente: «Le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1 comma 2 del dl 185 del 2001 possono procedere all’assunzione a tempo indeterminato, anche con contratti di lavoro a tempo parziale, anche avvalendosi delle procedure di avviamento a selezione di cui all’articolo 16 della legge 56 del 1987, anche in deroga, fino al 31 dicembre 2026, dei tirocinanti rientranti nei percorsi di inclusione sociale rivolti ai disoccupati già percettori di trattamenti di mobilità in deroga, realizzati a seguito dell’accordo quadro sui criteri per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga in Calabria, anno 2015-2016, sottoscritto tra la Regione Calabria e le parti sociali il 7 dicembre 2016, nonché dei soggetti destinatari degli Accordi di programma di cui alle deliberazioni della Giunta della Regione Calabria nn 258 del 12 luglio 2016 e 404 del 30 agosto 2017, in qualità di lavoratori sovrannumerari, al piano di fabbisogno del personale e ai vincoli assunzionali previsti dalla normativa vigente, nei limiti delle risorse stanziate ai sensi del comma 3-quinquie, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica». Con l’emendamento viene poi aggiunto un periodo che recita: «Con decreto del Ministero per la Pubblica amministrazione di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze le risorse non utilizzate di cui al presente comma sono riassegnate, per gli anni 2024, 2025, 2026, alla Regione Calabria per essere destinaste per le stesse finalità. La Regione Calabria è autorizzata a incrementare le risorse di cui al presente comma con risorse proprie, a carico della finanza regionale». Un’altra norma dell’emendamento prevede poi che i lavoratori di cui alla legge della Regione Calabria 40 del 2013 (Lsu-Lpu) e quelli di cui alla legge regionale 31 del 2026 (I lavoratori socialmente utili, i lavoratori di pubblica fuoriusciti dal bacino regionale e transitati in società che hanno erogato servizi pubblici per conto di enti locali e società partecipate da enti locali che sono state dichiarate fallite o sciolte per infiltrazioni mafiose e messe in liquidazione) «possono essere assunti, nel limite massimo di 70 unità dalle amministrazioni utilizzatrici aventi sede nel territorio regionale, a tempo indeterminato, anche con contratti di lavoro a tempo parziale, anche in deroga, fino al 31 dicembre 2016, in qualità di lavoratori sovrannumerari, nei limiti delle risorse disponi bili, a valere sulle risorse stanziate dalla Regione Calabria, a carico della finanza regionale».

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