Calabria

Venerdì 22 Novembre 2024

Pasquale Tridico lancia Asprom: dalla Calabria una nuova associazione per lo sviluppo del Sud

Il Sud che esporta sciami d’umanità giovane e sprofonda nella solitudine dei suoi tanti paesi a rischio scomparsa, un Sud costretto a vivere ai margini di tutto, a sentirsi diverso dall’altra Italia, quella che finisce a Nord di Napoli. La difesa del Mezzogiorno d’Italia è la pietra miliare dalla quale si dipana l’incubatore di idee e proposte per il meridione, promosso da Pasquale Tridico, ordinario di Politica economica all’Università Roma Tre ed europarlamentare del Movimento 5 Stelle. Una idea che parte dall’analisi delle potenzialità di questa zolla meno feconda del paese per elaborare proposte che permettano di sostenerne la crescita. Obiettivi che costituiscono l’architrave di Asprom, l’Associazione per lo Sviluppo e la Promozione del Mezzogiorno, pensata dall’ex presidente nazionale dell’Inps. Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi dal leader Tridico e dal direttore, l’ex consigliere regionale della Calabria, Mimmo Talarico. L’associazione metterà insieme idee, pensieri provenienti da docenti universitari, ricercatori, esponenti della società civile, provenienti da tutte le regioni meridionali. «Sarà luogo di studio, riflessione e confronto – è scritto in una nota – su temi che riguardano le prospettive economiche, sociali e lavorative del Mezzogiorno d’Italia e delle aree interne, rivolgendo un’attenzione specifica alle sinergie con l’Unione europea. L’attività dell’associazione – senza scopo di lucro – si articola attorno ad aree di ricerca, che saranno oggetto di approfondimenti e la base da cui partire per l’elaborazione di proposte, progetti, pubblicazioni ed eventi. Si va dall’analisi dei problemi e delle potenzialità del Meridione allo studio delle questioni economiche e fiscali per sostenere una occupazione di qualità e uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale». Asprom guarderà anche agli strumenti di contrasto alle discriminazioni di genere e alle disuguaglianze territoriali e sociali. Inoltre, darà spazio a un focus sul processo di integrazione europeo e sull’utilizzo dei fondi destinati alle regioni del Sud.

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