I termini sono stati aperti lo scorso 15 ottobre e la scadenza per partecipare al bando è fissata alle ore 18 del prossimo 16 dicembre. Ma il nuovo Avviso pubblico varato dalla Cittadella regionale per il sostegno alle produzioni audiovisive è già al centro delle polemiche: l’accusa, sostanzialmente, è quella di favorire, elargendo fondi pubblici, una sorta di “colonizzazione” della Calabria anche per ciò che riguarda i prodotti culturali.
In ballo stavolta c’è un tesoretto di 5,9 milioni di euro a cui possono ambire «grandi imprese» e Pmi del settore cinematografico come sostegno alla realizzazione di produzioni audiovisive che annoverino tra i loro obiettivi «la promozione del territorio, la valorizzazione del patrimonio naturalistico e artistico, lo sviluppo del turismo locale e la valorizzazione delle risorse culturali, paesaggistiche e ambientali». Inoltre, l’avviso emanato nei giorni scorsi dal dipartimento Sviluppo economico e Attrattori culturali punta a «promuovere il patrimonio storico, culturale, religioso, economico e sociale, nonché le tradizioni popolari e antropologiche della Calabria».
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