Ci sarà ancora da attendere qualche giorno, almeno fino a venerdì, per conoscere il nome del primo presidente dell’Arrical, l’Authority regionale deputata alla gestione di idrico e rifiuti. L’assemblea dei sindaci eletti nel Consiglio direttivo andata in scena ieri è si risolta con una fumata nera perché nessuno dei punti all’ordine del giorno è stato raggiunto.
L’invio in ritardo della bozza di Statuto dell’ente ai primi cittadini ha di fatto reso impossibile un esame approfondito del documento chiamato a delineare il perimetro entro cui Arrical opererà nei prossimi anni. Da qui la richiesta di avere più tempo a disposizione per formulare eventuali proposte emendative o correzioni “impattanti”. Il rinvio del voto per il via libera allo Statuto ha prodotto come conseguenza anche uno slittamento dei tempi per l’individuazione del nuovo presidente. L’ulteriore lasso di tempo a disposizione servirà per affinare le posizioni di partiti e coalizioni rispetto ad una postazione di rilievo.
Tra le ipotesi ventilate nelle ultime ore alla Cittadella, sede dell’assemblea dei sindaci, c’è quella che porta a Sergio Ferrari, attuale sindaco di Cirò Marina e presidente della Provincia di Crotone, che a chi gli chiede conto assicura la propria disponibilità ad assumere l’incarico. Sul suo nome si compatterebbe buona parte dell’ala dei primi cittadini di centrodestra - Ferrari, tra l’altro, è anche il vicesegretario regionale di Forza Italia - ma non probabilmente la corrente dei sindaci di area progressista. Di certo c’è che l’altro papabile arriva sempre dal territorio pitagorico e risponde al nome di Vincenzo Voce, sindaco di Crotone. Un nome, quest’ultimo, più “civico”, teoricamente in grado di poter guadagnare consensi trasversali così come auspicato dal governatore Roberto Occhiuto.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia