Tirano dritto i gruppi di centrodestra verso la riforma dell’architettura istituzionale della Giunta regionale. La proposta di legge statutaria dei consiglieri di maggioranza è stata ripresentata in queste ore, dopo una modifica non sostanziale, e iscritta all’ordine del giorno della prossima seduta della commissione Riforme (la quinta) convocata per giovedì 17 ottobre. Il testo, firmato dal presidente del Consiglio Filippo Mancuso e dai consiglieri Luciana De Francesco, Giacomo Crinò, Giuseppe Gelardi, Francesco De Nisi, Giuseppe Graziano e Salvatore Cirillo, mira a fissare un “tetto” al numero di assessori esterni nominabili in Giunta.
«Attualmente – si legge nella relazione illustrativa – la normativa prevede la possibilità di nominare fino a sette membri esterni. La modifica proposta limita il numero al 30% dei componenti della Giunta, che si traduce nel massimo di due membri esterni considerando una Giunta composta da otto membri totali compreso il presidente».
Le ragioni a supporto della modifica istituzionale sarebbero da ricercare nella «significativa riduzione delle spese per il bilancio regionale», tagliando di fatto «i costi legati alle retribuzioni associati alle cariche di Giunta». Di contro, ma a questo i proponenti non fanno cenno, si ridurrebbe notevolmente il raggio d’azione politica per il governatore: la scelta degli assessori sarebbe limitata ai soli eletti in Consiglio, ad eccezione di due “fuori quota”. Un sostanziale addio a qualunque idea di “Giunta tecnica”, insomma.
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