Nel corso dell’ultima assemblea nazionale di Italia Viva lo scorso 28 settembre, Nunzia Paese, presidente di Italia Viva Calabria, ha posto l’attenzione sul grave stato in cui versa la giustizia nella regione e ha chiesto all’assemblea un impegno forte a tutela del diritto alla giustizia e delle garanzie di ogni cittadino calabrese. Paese ha poi sottoposto all’assemblea un documento con cui il Coordinamento Giustizia di Italia Viva Calabria (composto oltre che dalla presidente regionale anche da Pasquale Simari, Fabrizio Loizzo e Francesco Santelli), aderisce e condivide i contenuti delle delibere delle Camere penali calabresi con cui viene indetta l’astensione degli avvocati dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale. Gli avvocati della Camera penale di Cosenza si asterranno dal 16 al 20 settembre, a Vibo Valentia dal 23 al 27 settembre 2024, a Catanzaro dal 30 settembre al 4 ottobre mentre le altre Camere dei Distretti calabresi proseguiranno singolarmente fino al 23 novembre per arrivare poi all’astensione regionale di tre giorni prevista il 10, 11 e 12 dicembre.
Con grande celerità il partito di Italia Viva, da sempre sensibile alle problematiche della giustizia così come alle istanze provenienti dal Sud Italia, si è fatta carico della richiesta e tramite il deputato Ivan Scalfarotto, componente della commissione Giustizia del Senato, ha elaborato una interrogazione scritta al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che è stata presentata nella giornata di oggi 2 ottobre.
Il documento richiama le deliberazioni del Coordinamento delle Camere penali calabresi che ha proclamato lo stato di agitazione e prende in esame le principali criticità evidenziate nel testo che riguardano non soltanto la carenza di organico nelle file della magistratura ma un più generale stato di sofferenza dell’intero comparto che deriverebbe anche da nodi irrisolti nella complessa gestione dell’Amministrazione penale calabrese.
Con queste premesse, Italia Viva chiede al ministro della Giustizia di assumere iniziative adeguate e coerenti con le gravi criticità evidenziate in relazione soprattutto agli organici della magistratura e al potenziamento delle strutture periferiche di quel ministero così da poter rispondere efficacemente alla domanda di giustizia dei cittadini calabresi.
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