Calabria

Domenica 17 Novembre 2024

Calabria, la sanità un affare per commissari: il ritorno alla normalità è lontano

Il bilancio consolidato 2023 della sanità calabrese è stato chiuso con un avanzo di 40 milioni. Un passo ulteriore, in attesa del miglioramento dei Livelli di assistenza sanitaria, per rendere più credibile la richiesta di uscita dal commissariamento in vigore da quasi 15 anni che i vertici della Regione intendono avanzare nel breve periodo. E anche se il governo Meloni, almeno in linea teorica, non sarebbe ostile ad un ritorno della gestione ordinaria in Calabria, per il momento bisogna accontentarsi di nuovi commissari. Come quelli in arrivo all’Azienda sanitaria di Vibo Valentia “sciolta” su decisione del Consiglio dei ministri per le accertate infiltrazioni della ’ndrangheta. Scelta inevitabile dopo i risvolti emersi dalle ultime indagini condotte dalla Dda di Catanzaro sui presunti accordi tra manager dell'Azienda ed esponenti dei clan in cambio di sostegno elettorale, i dubbi sui concorsi e sui lavori negli ospedali, le aggressioni agli operatori sanitari e l’Esercito costretto a presidiare l’ingresso dell’ospedale. Se tutto filerà liscio, i commissari resteranno a Vibo Valentia per i prossimi 18 mesi. Non si sa se per quella data il decreto Calabria, la legge speciale varata nella primavera del 2019 dal primo governo Conte per fronteggiare l’emergenza sanità in questa regione, sarà ancora in vigore. L’ultima proroga accordata dal Parlamento scadrà il prossimo 31 dicembre. Fino ad allora resteranno in carica anche i commissari che guidano le Aziende del servizio sanitario regionale. Cinque attualmente quelli in carica: Simona Carbone, impegnata nella complessa opera di costituzione dell’Azienda ospedaliera unica di Catanzaro; Antonio Battistini chiamato a guidare l’Asp del capoluogo regionale; Gianluigi Scaffidi, attuale numero uno del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria; Antonio Brambilla, commissario incaricato di reggere le sorti dell’Asp di Crotone. A conti fatti, se si escludono le promozioni a direttore generale (con incarico di durata triennale) di Antonio Graziano all’Asp di Cosenza, Lucia Di Furia all’Asp di Reggio e Vitaliano de Salazar all’Ao “Annunziata”, tutte gli enti del Ssr sono in mano a commissari straordinari. D’altronde commissario (ad acta) lo è anche Roberto Occhiuto, eletto con largo consenso nell’autunno 2021, che si è battuto molto per ottenere questa nomina da Palazzo Chigi.

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