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Tensioni sugli assetti della Regione Calabria, i sindacati contestano le modalità

La riorganizzazione dei dipartimenti e la redistribuzione delle competenze, naturale conseguenza del rimpasto di Giunta varato qualche settimana fa, sta generando non poche tensioni all’interno della Cittadella. Prova ne è il fatto che il provvedimento, atteso in Giunta da tempo, non è ancora stato approvato. Appare evidente che il nuovo assetto messo a punto dai vertici del dipartimento Organizzazione e Risorse umane non riscontri il parere favorevole di tutti e, in particolare, di alcune organizzazioni rappresentative dei dipendenti. La Fedirets, sindacato autonomo che rappresenta i dirigenti, in particolare, critica il documento emanato nei giorni scorsi, indicato genericamente «come “Riorganizzazionepdf” che consta a mala pena di 12 pagine nelle quali viene banalmente riportato un elenco di “denominazioni” di dipartimenti, settori e Unità organizzative autonome, privo di qualsivoglia funzionigramma distinto per ciascun dipartimento, ciascun settore e ciascuna Uoa e altresì privo della pesatura delle suddette strutture dirigenziali, tale per cui non è in alcun modo possibile comprendere quale sia effettivamente l’impatto della proposta di riorganizzazione in questione sul complessivo assetto organizzativo dell’Ente e, soprattutto, sui dirigenti».
La replica dei vertici della Cittadella non si è fatta attendere, segno che la questione è ritenuta centrale nell’agenda regionale. La dirigente Petrolo in una missiva inviata alla Federits sottolinea come «sulla base della normativa vigente e del riparto delle competenze ivi prevista, la micro-organizzazione e, quindi, l’approvazione dei “funzionigrammi” non è di competenza della Giunta regionale, bensì rientra nel potere di organizzazione della dirigenza».

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