Calabria, riconferma per i vertici delle commissioni: disco verde alla linea Occhiuto-Mancuso
Nessun stravolgimento, al massimo soltanto qualche piccolo “aggiustamento”. La maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale sembra aver trovato la quadra sul dossier relativo al rinnovo delle commissioni e delle relative presidenze a Palazzo Campanella. Alla fine è prevalsa la linea caldeggiata dal presidente dell’assemblea legislativa, Filippo Mancuso, e sostenuta a distanza dal governatore Roberto Occhiuto. E, dunque, non si assisterà a cambiamenti importanti negli assetti fin qui conosciuti nonostante nuovi rapporti di forza nati dall’esito delle elezioni amministrative ed europee e dal varo di una nuova Giunta. Smentito chi temeva l’acuirsi di tensioni tenute a bada con difficoltà - come quelle tra Forza Italia e Lega, alimentate soprattutto da divergenze su temi di carattere nazionale -, la nuova mediazione sembra essere stata accettata da tutti ieri i presenti alla riunione della Conferenza dei capigruppo. Un incontro, tuttavia, andato in scena a ranghi ridotti per la contestuale assenza dei rappresenti di Pd, M5S e Misto. Per l’opposizione, infatti, era presente soltanto Ferdinando Laghi, portabandiera del gruppo “De Magistris Presidente”. A meno di clamorosi colpi di scena in Aula, la convocazione comunque non tarderà ad arrivare, la Lega potrà continuare a fare leva su quattro presidenze di commissione a fronte di 6 consiglieri regionali, mentre Forza Italia al momento vanta una sola presidenza pur potendo contare su una pattuglia di 7 eletti. Una “sproporzione” in qualche maniera bilanciata dal peso preponderante degli azzurri nell’esecutivo a discapito proprio degli alleati e, in particolare, della Lega.