Alcuni centri dell’Alto jonio cosentino, altrettanti dell’area dello Stretto, e poi piccole realtà dell’entroterra reggino e catanzarese. Tutti accomunati dall’inserimento nella prima tranche di finanziamento del Bando pubblico per il Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli Comuni. È stata infatti approvata e pubblicata nei giorni scorsi la graduatoria elaborata dal dipartimento Casa Italia, con la firma al decreto di Palazzo Chigi sui progetti ammissibili a finanziamento. Le singole amministrazioni locali potevano partecipare da sole o in forma associata; per ogni singolo Comune l’importo massimo finanziabile era di 700mila euro (destinato a moltiplicarsi per il numero di Enti facenti parte di un’eventuale convenzione). Tra i progetti finanziabili sin da subito figurano, per esempio, quelli di Calanna e Campo Calabro, destinatari di 2 milioni ciascuno. La fetta più grande della “torta” a disposizione tocca comunque ad Alessandria del Carretto che riceverà ben 3,5 milioni. Soldi che serviranno alla messa in sicurezza e riqualificazione di infrastrutture, alla salvaguardia e riqualificazione urbana dei centri storici, di luoghi ed edifici pubblici destinati alla cultura ed alla memoria delle tradizioni locali, nonché alla ristrutturazione dei percorsi viari di particolare valore storico e culturale destinati ad accogliere flussi turistici che utilizzino modalità di trasporto a basso impatto ambientale. Stessa cifra (3,5 milioni) è stata assegnata a San Giorgio Albanese, altro centro della provincia di Cosenza. E poi ancora, per citare la zona pre-Aspromontana, ulteriori 1,4 milioni assegnati a Molochio e Scido, altrettanti a San Ferdinando (cittadina “cerniera” tra le province di Reggio e Vibo Valentia) e 2 milioni indirizzati verso Roghudi, piccola realtà dell’area grecanica reggina. Risalendo più a nord, si trovano 700mila euro riconosciuti a Bova, stessa cifra che tocca a Umbriatico, Platania, Paterno e San Fili. Chiude, per importanza di finanziamento, con 619mila euro, Brancaleone. Va comunque specificato che i Comuni calabresi ammessi a ricevere i sussidi dello Stato sono diverse decine, tuttavia quest’ultimi, collocati più indietro nella graduatoria di Palazzo Chigi, dovranno ancora attendere per l’arrivo concreto delle risorse.