Ancora scintille in Calabria sull’Autonomia differenziata. A dare fuoco alle polveri un intervento dell’ex presidente del Consiglio regionale Mimmo Tallini, storico esponente del centrodestra calabrese, che in buona sostanza ha affondato il colpo contro l’atteggiamento dilatorio della maggioranza alla Regione, definito «un suicidio politico», e ha criticato anche i passaggi dei presidenti Roberto Occhiuto e Filippo Mancuso.
Riserve, quelle riservate da Tallini ai suoi alleati di coalizione, utili al Pd per insinuarsi e ribadire le «contraddizioni» presenti nel centrodestra calabrese. «Il centrodestra calabrese - sostengono i dem - continua a coprirsi di ridicolo. La maniera con la quale il governatore Occhiuto e la sua maggioranza hanno affrontato, fin dal primo momento, la riforma relativa all’autonomia differenziata è stata sbagliata e ambigua fin dal primo sì del governatore alla Conferenza Stato-Regioni. Ma il massimo del ridicolo si è raggiunto con i proclami e le critiche a mezzo stampa e social del progetto di Calderoli, per poi avallarlo con gli atti concreti. E arrivando perfino a impedire in Consiglio regionale la discussione sul tema e il confronto sulla Ppa sul referendum abrogativo che, come opposizione, abbiamo depositato da tempo».
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