Calabria

Venerdì 22 Novembre 2024

Calabria, duro scontro politico sull’Autonomia differenziata

Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, durante un Forum ANSA, Roma, 11 ottobre 2023. ANSA / ETTORE FERRARI

Lo strappo non c’è, ma una presa di posizione ufficiale, sì. Roberto Occhiuto sceglie il Consiglio nazionale di Forza Italia per adottare una linea meno ambigua sul tema dell’autonomia differenziata dopo le polemiche seguite all’approvazione della legge e le critiche subite dalle opposizioni in Consiglio regionale. «Ribadisco le mie perplessità - sono state le parole utilizzate dal governatore calabrese davanti al parlamentino azzurro - sui modi e sui tempi dell'approvazione della legge sull'autonomia differenziata. Il ddl Calderoli, purtroppo, è arrivato al via libera finale delle Camere senza che contemporaneamente sia giunto al traguardo anche il superamento della spesa storica. Spero che Forza Italia, così come ha sempre detto il nostro leader Antonio Tajani, metta al centro della sua azione proprio il superamento delle differenze territoriali, archiviando definitivamente la spesa storica a favore dei fabbisogni standard», ha argomentato Occhiuto. «Il mio auspicio - ha proseguito sempre secondo quanto si apprende - è che Forza Italia non voti in Consiglio dei ministri e in Parlamento alcuna intesa con singole Regioni se prima non saranno interamente finanziati i Lep, e se non ci sarà la matematica certezza che determinate intese possano produrre danni al Sud». Si tratta di un atteggiamento finalizzato soprattutto a segnare una linea di demarcazione non solo all’interno del partito ma, soprattutto, verso gli alleati e in particolare la Lega che con il presidente veneto Luca Zaia ha già avanzato richiesta di ottenere maggiore libertà d’azione su alcune materie. Al tempo stesso l’intervento di Occhiuto sembra chiudere la porta a ogni richiesta del centrosinistra sull’adesione alla richiesta di referendum abrogativo della riforma e alla presentazione di un ricorso alla Consulta contro la legge approvata dal Parlamento.

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