La presidente dell’Anci Calabria Rosaria Succurro, in relazione all’Autonomia differenziata, ha scritto ai sindaci dei Comuni calabresi, cui ha chiesto di "evitare forme di fughe in avanti, di protagonismo politico e di visioni aprioristiche motivate da interessi di parte".
Nei giorni scorsi, una settantina di sindaci avevano sottoscritto un appello al presidente di Giunta e Consiglio regionale, Roberto Occhiuto e Filippo Mancuso, ad impugnare la legge sull'Autonomia. «Abbiamo l’occasione della imminente Assemblea regionale di Anci - ha sottolineato la stessa presidente dei sindaci della Calabria - per licenziare le migliori e condivise decisioni possibili, i più opportuni indirizzi e i maggiori approfondimenti sulla scelta della più efficace linea di iniziativa, su una riforma che certamente reca tanti punti da chiarire, a difesa di quel prezioso avamposto che è il Comune e che i cittadini considerano il proprio interlocutore istituzionale privilegiato, spesso anche laddove non ne ha competenza». Nella sua lettera, Succurro ha precisato che da presidente dell’Anci e della Provincia di Cosenza non ha «mai pensato di dare luogo a discriminazioni partitiche nei confronti di istanze di interesse collettivo». Oggi, ha scritto Succurro, il no alla recente legge sull'autonomia differenziata «ci deve vedere ancor di più dalla stessa parte, con lo sforzo di una sintesi unitaria e di comune sentire». Nell’Assemblea regionale dell’Anci, che si terrà a Lorica il 10 e l’11 luglio prossimi, «sarà previsto - ha scritto ai sindaci la presidente Succurro - apposito spazio da dedicare al confronto aperto sul tema dell’autonomia differenziata, dal quale sono sicura che possa uscire una determinazione unitaria con il coinvolgimento di ciascuno».
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