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Autonomia, Occhiuto: "Mai sostenuto che fosse una legge spacca Italia"

«Io non ho mai sostenuto che questa legge sia una legge spacca Italia perché ho sempre detto che l’autonomia differenziata è una possibilità già offerta dalla Costituzione ma che per il sud sarebbe stato molto più utile se attraverso questa discussione si fosse arrivati al finanziamento dei Lep». A dirlo, parlando con i giornalisti, il presidente della Regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia Roberto Occhiuto.

«Vorrei segnalare - ha aggiunto - che c'è un lep recentemente definito, quello per gli asili nido e che ha visto molte più risorse per gli asili nido al sud di quanto non avveniva in passato. Quindi se ci fossero state le risorse per finanziare i lep il sud avrebbe fatto un affare. Invece con questa legge, purtroppo, ancora le risorse non ci sono. E poi ho detto che c'erano alcune questioni che probabilmente andavano approfondite, come la valutazione di impatto sulle materie non Lep e ho fatto l’esempio del commercio estero. Che cosa succede agli agricoltori calabresi che esportano le loro merci se cinque o sei regioni si rendono autonome sul commercio estero?

Ne hanno un vantaggio o uno svantaggio? Non lo sappiamo, bisogna fare una valutazione di impatto. Allora ho chiesto che si approfondisse questo tema». «Secondo me c'erano anche i tempi - ha detto Occhiuto - perché nessuno vuole mettere in discussione il programma del centrodestra, ma in quel programma, oltre a questa riforma c'è quella del premierato e quella della giustizia. Queste altre due riforme vedranno la luce fra tanti mesi e quindi non ho capito perché si doveva arrivare ad un’approvazione così repentina, che se invece fosse stata maggiormente discussa e rappresentata al Paese come meno divisiva forse sarebbe stata anche maggiormente compresa dai cittadini del sud».

«Per me - ha detto ancora Occhiuto - è molto più complesso perché io sono un presidente di regione comunque del centrodestra e sono un dirigente nazionale del centrodestra. Quindi per me è molto più complicato assumere posizioni come quelle che ho assunto ma sono innanzitutto il presidente della Calabria e dei calabresi e come ho detto dall’inizio, questa riforma doveva riguardare l’autonomia differenziata ma anche il superamento della spesa storica. Io facevo l’esempio dei tre vagoni: uno l’autonomia, l’altro il superamento della spesa storica attraverso il finanziamento dei lep, l’altro la perequazione.

Mi pare che invece per il modo in cui si è proceduto all’approvazione di questa riforma, di notte e di fretta, sembri più una bandierina da dare ad una forza politica che invece una riforma capace di superare anche il divario fra le regioni del sud e quelle del nord».

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