Riflettori accesi su Montecitorio dove questa settimana arriva il disegno di legge sull’autonomia differenziata. E se la Lega punta a chiudere la partita e a portare a casa il provvedimento-bandiera prima del voto per le Europee, di tutt’altro avviso sono gli orientamenti all’interno di Forza Italia. Il governatore calabrese Roberto Occhiuto guida il fronte degli amministratori scettici di fronte a un testo che potrebbe penalizzare oltremodo un Sud già storicamente indietro rispetto al Nord del Paese. Non è un caso che il presidente della Regione – peraltro vicesegretario nazionale degli azzurri – abbia già fatto intendere pubblicamente che il suo partito darà battaglia prima del via libera finale alla Camera. «Per come è uscito dal Senato, il disegno di legge sull’autonomia differenziata – continua a ripetere Occhiuto – non creerà alcuna opportunità, né per il Nord, né per il Sud. Nel testo c’è scritto che le intese si possono fare solo dopo aver definito i Lep – ragiona – ma la Svimez sostiene che ci vorranno 70-80 miliardi per finanziare i Lep». Il governatore sostiene inoltre che il ddl Calderoli «potrebbe determinare problemi nelle cosiddette materie non Lep, sulle quali si possono fare intese da subito. Si tratta di un tema che è diventato più ideologico che sostanziale». Appare evidente come la presa di posizione sia il frutto di una strategia mirata e orientata almeno a rallentare da un lato i tempi di approvazione così da impedire al Carroccio di rivendicare il successo in campagna elettorale, e dall’altro a evitare la pioggia di critiche da parte degli avversari politici soprattutto al Sud. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria