Un salvacondotto normativo per rilanciare i piani e gli investimenti di Sorical e Sacal. A prevederlo è l’ultimo decreto legge “Coesione” approvato la scorsa settimana in Consiglio dei ministri. Tra le pieghe del corposo provvedimento c’è infatti un articolo che consente alle Regioni di derogare al divieto di ricorrere all’indebitamento per il finanziamento di aziende o società partecipate. Nel decreto varato a Palazzo Chigi si fa esplicito riferimento ad operazioni di finanziamento, ricapitalizzazione e capitalizzazione del soggetto gestore del servizio idrico integrato dell'ambito unico regionale – ovvero Sorical – nel limite massimo di 50 milioni di euro per l’anno 2024 e 25 milioni di euro per il 2025, nonché della società di gestione degli aeroporti regionali – dunque Sacal – sempre nel limite massimo di 50 milioni per il 2024 e 25 milioni per l’anno successivo.
L’unica condizione posta è che gli interventi abbiano «ad oggetto la realizzazione di infrastrutture pubbliche, o la ristrutturazione finanziaria, o l'attuazione di un programma di investimenti già approvato, qualora le perdite, anche ultrannuali, risultino complessivamente assorbite in un piano economico finanziario approvato dall'autorità competente, e preveda una redditività adeguata superiore a quella dei Titoli di Stato a lungo termine, con oneri a carico della finanza regionale».
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