Si scrive elezioni europee, si legge test sul gradimento della legislatura regionale. Già, perché l’appuntamento in programma tra poco più di un mese rappresenta a tutti gli effetti un “referendum” per le forze politiche della maggioranza che guida la Calabria. D’altronde il sistema elettorale non ammette “tregue” tra gli alleati: si vota con il sistema proporzionale e conquista più seggi chi riesce a catalizzare maggiori consensi. Si capisce, dunque, come la battaglia si annunci serrata e senza esclusione di colpi. Non possono fuorviare nemmeno i toni felpati fin qui usati dal governatore forzista Roberto Occhiuto. Fedele al motto “competition is competition”, anche il presidente della Regione è consapevole di giocarsi molto in questa tornata elettorale. Intanto un buon risultato di Forza Italia in Calabria - con l’eventuale promozione a Bruxelles della vicepresidente della Giunta, Giusy Princi - rafforzerebbe la sua golden share sul partito a livello nazionale e salderebbe ulteriormente l’asse con il coordinatore regionale Francesco Cannizzaro, ma soprattutto gli consentirebbe di continuare ad avere mani libere nell’amministrazione della Regione, puntando di slancio alla ricandidatura tra poco più di 2 anni. Va letto (essenzialmente) in questa prospettiva il tentativo di Occhiuto di sganciarsi dalla Lega sul tema spinoso dell’autonomia differenziata: «Nessun pregiudizio ma consiglierei prudenza anche nei tempi dell’approvazione perché l’attuazione di una riforma così importante, secondo me, deve avvenire dando tempi adeguati al Parlamento». Parole pronunciate con l’obiettivo di non regalare vantaggi alle opposizioni; di non offrire l’immagine di una coalizione che per rassicurare una Lega in crisi (?), le permette di ottenere un risultato indubbio. Il Carroccio è proprio l’osservato speciale in Calabria. Dietro al frontman Roberto Vannacci, corrono due big locali: la deputata Simona Loizzo e il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso. Sulla lista messa a punto da Matteo Salvini confluiranno sicuramente i voti dell’Italia del meridione di Orlandino Greco e Nicodemo Filippelli e forse quelli assicurati da Katya Gentile, consigliera regionale entrata in rotta di collisione con FI. L’eventuale raggiungimento della doppia cifra qui in Calabria, aprirebbe a scenari inediti. Loizzo in particolare, forte delle ultime adesioni in Consiglio regionale, non fa mistero di ritenere maturi i tempi per riconoscere alla Lega un altro posto in Giunta. Molto, manco a dirlo, dipenderà dall’esito elettorale. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria