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Ferrovie, Pd: "Spariti i soldi per l'alta velocità in Calabria"

"Non hanno intenzione di realizzare l'alta velocità in Calabria perché i soldi sono spariti". E' l'allarme lanciato dal Partito democratico calabrese che attacca il presidente della Regione, Roberto Occhiuto e il Governo nazionale sul tema dei collegamenti ferroviari nel corso di una conferenza stampa alla presenza dei consiglieri regionali, dei responsabili dei Dipartimenti tematici trasporti del partito e dell'ex parlamentare Enza Bruno Bossio.

"Gli annunci di Rfi e del ministro Salvini - ha detto il senatore e segretario regionale dem Nicola Irto - non sono reali. Semmai, guardando le carte ci sono risorse che si sono spostate. E' sparita l'alta velocità; il rapporto pendolari ci dice il dramma dei calabresi che non raccontiamo noi, non racconta il Pd, lo sanno i cittadini che prendono i treni quotidianamente e vivono enormi disagi. C'è una presa in giro, la Calabria ha un contenzioso vero, storico, con Rfi e con Anas. Piuttosto che fare una conferenza stampa a Roma per parlare ad altri, si venisse in Calabria e si dicesse davvero cosa si vuole fare dell'alta velocità".

"Se si vuole riprendere davvero il tema dell'alta velocità - ha aggiunto Irto - a prescindere dei tracciati, senza entrare nella polemica inutile, vogliamo sapere se la Calabria ha diritto ad avere l'alta velocità oppure no. Se la 106 deve rimanere ancora con i passaggi a livello, ce ne sono 92, e con una morte continua, se ci sono degli impegni veri o no. Ecco noi chiediamo questo al governo nazionale e a Rfi e aggiungo anche Anas. Lo facciamo oggi con i referenti dei Dipartimenti tematici, con i consiglieri regionali etc. Insomma, il Pd nel suo complesso. Non contestiamo la ormai consueta annuncite di Occhiuto, contestiamo il fatto che servono risposte ai calabresi perché andare avanti così è totalmente inaccettabile e incivile".

"La nostra proposta - ha sostenuto poi il segretario regionale del Pd - è quella di dire subito, sediamoci intorno ad un tavolo sull'alta velocità, evitiamo di tornare sul Ponte sullo Stretto che sta drenando risorse che erano investite per il trasporto in Calabria per buttarle in una Società che deve solamente pagare lo stipendio dei consiglieri di amministrazione della Società 'Ponte sullo Stretto' e pagare la comunicazione. Questo è il punto vero. Il fatto è: mettano le risorse e si decide assieme cosa fare, perché non è accettabile il grido di dolore dei sindaci che sono lasciati solo, soprattutto nel versante della ionica calabrese. C'è un isolamento degli amministratori, ecco, noi chiediamo questo: l'impegno delle risorse e chiediamo che Rfi non si mascheri dietro gli amministratori di turno. Qualche giorno fa c'era l'attuale amministratore, non so se cambierà o ce ne sarà un altro. Però ciclicamente la Calabria viene usata dai ministri pro tempore e viene usata da questi amministratori che pensano di fare propaganda ma di reale mai nulla. E il rapporto drammatico è di avere i treni più vecchi d'Italia, probabilmente più vecchi d'Europa ed è uno sfregio verso ai calabresi, alle nuove generazioni e anche a chi pensa che parlando di sviluppo lo si possa fare soltanto sui social e poi di reale non fare nulla".

Bruno Bossio: "Basta con le parole"

Per l'ex parlamentare Enza Bruno Bossio "stiamo perdendo i 9 miliardi e quattro del Fondo complementare per l'alta velocità e presentano invece una ipotesi di investimento di 13miliardi e quattro che francamente non si capisce cosa viene sommato per questo. Sicuramente - ha aggiunto - molte cose già sono in ritardo, prima fra tutte i 300milioni dell'elettrificazione della ferrovia ionica di cui non ci scordiamo 40 sono stati dati già da questo governo alle Ferrovie del Nord e poi, sempre gli stessi 3miliardi della ferrovia ionica che francamente noi come governi precedenti avevamo pensato di attuare in tre anni e invece sono stati spalmati in 15 anni, ma anche facendo così non tornano i conti. E alla fine 8miliardi del Fondo complementare vengono tutti usati all'interno del lotto Romagnano-Praia che in Calabria non sarà utilizzato nemmeno per un euro. Quindi mi pare tutto un bluff e alla fine abbiamo perso i soldi del Fondo complementare". "Ci troviamo sempre con la stessa litania - ha affermato il capogruppo regionale, Domenico Bevacqua - si ripetono i numeri e ripetono che c'è un impegno delle Ferrovie ma la Calabria è dal 2017 che aspetta risposte certe con finanziamenti certi, 500milioni di euro per quanto riguarda ammodernamento ed elettrificazione. Noi chiediamo: c'è volontà o c'è solo illusione verso la Calabria? Noi siamo convinti che c'è solo illusione, non c'è speranza verso i calabresi. Noi vorremo che ci dicessero: entro il 2024 completiamo questo, entro il 2025 quest'altro. Ma basta con le parole". All'incontro con i giornalisti hanno partecipato tra gli altri anche Amalia Bruni, Franca Sposato, Francesca Dorato, Franco Iacucci.

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