«Nessun progetto tra quelli messi a punto dai Comuni nel corso di questi mesi andrà perso». Wanda Ferro, sottosegretaria calabrese di Fratelli d'Italia, prova a gettare acqua sul fuoco delle polemiche che imperversano in Calabria. La proposta di rimodulazione del Piano di ripresa e resilienza, come sottolineato dalla Gazzetta del Sud nei giorni scorsi, potrebbe determinare l'accantonamento di alcune iniziative - eterogenee tra loro - sulle quali le amministrazioni locali avevano puntato molto. Secondo i dati analizzati dalla fondazione Openpolis, la Calabria andrebbe a perdere circa un miliardo di fondi già stanziati che dovrebbero essere recuperati in un secondo momento e con modalità che il ministro Raffaele Fitto non ha provveduto a chiarire. Per questa regione le penalizzazioni riguarderebbero, in particolare, la provincia di Reggio Calabria: 333,79 milioni definanziati, quindi seguono Cosenza con -274,87 milioni e Catanzaro con -135,85. A Vibo quasi 100 i milioni in meno e a Crotone -61. Da qui la necessità di trovare risorse alternative per evitare di restare con procedure avviate, progetti definiti ma senza la necessaria copertura economica.
Sul punto specifico, però, Ferro prova a spazzare via timori di ogni sorta: «L’allarme lanciato in questi giorni sul definanziamento di interventi, in particolare riguardante i piccoli Comuni, è infondato, perché al momento non è stato revocato alcun finanziamento. Il decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze del 6 agosto 2021 con le successive modifiche, con il quale venivano assegnate le risorse del Pnrr per tutti gli interventi, non è stato mai modificato e quindi è in vigore. Il governo Meloni e il ministro Fitto hanno più volte ribadito che una volta terminato l’iter di rimodulazione del Pnrr con la Commissione europea, sarà garantito il sostegno economico delle opere che verranno escluse dal Piano».
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