«Evidentemente solo nella Regione più povera d'Italia poteva capitare di pagare un assessore senza deleghe, che percepisce quindi un lauto stipendio pur non partecipando ai lavori della Giunta regionale. La notizia riportata dagli organi di stampa, al momento non smentita da nessuno, ha dell'incredibile. E non tanto per i guai giudiziari accorsi all'assessore Minenna, per i quali all'epoca ha subito una sospensione dall'incarico, quanto per il fatto che il tecnico sulla carta è rientrato al lavoro ma tutte le sue deleghe (tra le quali programmazione comunitaria e ambiente) sono rimaste appannaggio del presidente Occhiuto». Lo ha affermato, in una nota, il consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale, Davide Tavernise.
«È proprio a lui, al presidente Occhiuto, che mi rivolgo per chiedere conto di questa eventualità che, a quanto si apprende, va avanti ormai dall'11 luglio scorso. Spero non si voglia attendere la conclusione dell'inchiesta per sciogliere le riserve, poiché i tempi potrebbero essere incerti e anche molto lunghi. Credo invece che il presidente della Giunta debba chiarire ogni aspetto politico di questa paradossale e inaccettabile vicenda che sicuramente è il riflesso di giochi di palazzo che poco e niente hanno a che vedere con le reali esigenze dei cittadini calabresi. Sono inoltre convinto che Occhiuto debba invece e al più presto sgravarsi da tutte le deleghe che ha tenuto per sé e quindi o nominare un nuovo assessore oppure assumersi tutte le responsabilità su Minenna, senza ulteriori tentennamenti»-
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