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Calabria, l'alta velocità perde il "treno" del Pnrr

Cambiano i finanziamenti per la Salerno-Reggio: si punta sui Fondi di coesione per aggirare il vincolo del 2026

La conferma ufficiale dal Ministero delle Infrastrutture ancora non c’è ma una serie di indizi fanno supporre che il progetto dell’Alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria sia ormai fuori dal Pnrr. Troppo stringente la scadenza del 31 dicembre 2026, così una serie di interventi “traslocheranno” su altre fonti di finanziamento non sottoposte a vincoli temporali. Il ministro Matteo Salvini al termine dell’ultimo confronto con il suo collega di governo Raffaele Fitto si è limitato a spiegare che «c’è la determinazione a realizzare le opere sul tappeto, utilizzando tutte le voci di spesa possibili». Ciò significa, con ogni probabilità, che il nuovo tracciato ferroviario tra Campania e Calabria potrà essere realizzato con i Fondi di sviluppo e coesione che hanno un vincolo di destinazione al Sud pari all’80 per cento (contro il 40 per cento del Pnrr) del totale.
In ogni caso, sul futuro di una delle infrastrutture più attese, si addensano nubi. Il puzzle è complicato così come la rimodulazione del Piano di ripresa e resilienza. Si spiega così il perdurante silenzio del dicastero di Porta Pia sull’argomento specifico. L’impasse sta generando apprensione tra le forze sociali e politiche calabresi. E il timore di una nuova grande incompiuta è sempre più diffuso.

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