Se dopo pochi giorni segnalazioni e reclami si contavano già a centinaia, ora si susseguono anche le polemiche sulle potenziali derive di SaniBook, il portale con cui la Regione Calabria da qualche settimana raccoglie le testimonianze dei cittadini sulle proprie esperienze con la sanità calabrese. A lanciarlo sul web è stato direttamente il governatore-commissario Roberto Occhiuto e proprio su di lui si stanno concentrando le critiche di sindacati e organizzazioni di categoria. La Fp Cgil pone al presidente della Regione alcune domande basate, per lo più, sul ruolo degli Urp (Uffici relazioni con il pubblico) già attivi negli staff delle direzioni generali di ogni Azienda sanitaria e ospedaliera. «Visto che per legge devono esistere – chiedono la segretaria generale Alessandra Baldari e il segretario generale Area Vasta Franco Grillo – perché il presidente Occhiuto non ha ritenuto capitalizzarli per avere il polso di ogni struttura territoriale?». E ancora: «In caso di segnalazioni sommarie o speculative, quali procedimenti intende avviare il presidente Occhiuto a garanzia dei diritti di difesa e della presunzione d’innocenza costituzionalmente garantiti a tutti i lavoratori e cittadini?». In attesa delle risposte, la Fp Cgil Area Vasta chiede di «soprassedere alla attivazione degli esiti in derivazione delle segnalazioni rilevate da questo strumento, nella consapevolezza che si possono e si devono perfezionare tutte quelle azioni amministrative, incominciando dall’Azienda Dulbecco, per evitare confusioni organizzative e gestionali come per esempio la nota a firma congiunta di due direttori sanitari dell’Azienda nominata, utilizzata per redarguire il personale riguardo il rispetto delle norme comportamentali». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria